Trump trova la sponda di Zuckerberg contro l'Iran

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Basti pensare che ad aprile era stato chiuso l’account dello stesso generale Soleimani dopo che gli Stati Uniti aveva inserito i Guardiani della rivoluzione islamica nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Primo, e riguarda la politica statunitense: sul caso iraniano Zuckerberg ha scelto di schierarsi dalla parte di Trump e della sua amministrazione nell’anno delle elezioni presidenziali.

La decisione di Instagram è figlia di sanzioni imposte dall’amministrazione statunitense su una lunga serie di personalità del regime iraniano. (Formiche.net)

Su altri giornali

Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. (AsiaNews)

Ieri pomeriggio i manifestanti hanno accusato la polizia di Teheran di aver sparato sulla folla, pubblicando sui social alcuni video che mostrerebbero esplosioni di colpi e persone ferite. Dipenderà totalmente da loro, ma non avranno armi nucleari e 'non uccidete i vostri manifestanti'". (L'Unione Sarda.it)

L’utilizzo di quest’ultima non è però piaciuto al governo iraniano. “Durante le proteste la polizia non ha sparato assolutamente perché gli ufficiali della polizia della capitale hanno dato ordine di agire con moderazione”, si legge ancora in una nota firmata dallo stesso Rahimi. (Il Primato Nazionale)

Non c'è solo rischio instabilità, c'è rischio terrorismo». Caso Gregoretti «La Gregoretti come la Diciotti». Voglio tornare in M5s» Il Senatore: «Continuerò a chiedere il rispetto del programma. (DiariodelWeb.it)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. Le autorità, dopo l’abbattimento del jet ucraino, hanno dato ordine alla polizia di “contenersi”. (La Stampa)