La Russia accusa l'Occidente: "Militari sul nostro confine"

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Il Digitale ESTERI

La Russia accusa l’Occidente, ma dal 2014 ha inviato uomini, denaro e armi per combattere in Ucraina dal 2014, annettendo la penisola di Crimea e scatenando una guerra nella regione del Donbass che ha provocato oltre 14.000 morti.

Ma Putin ha ammesso che aumentare le tensioni nell’Europa orientale serve gli interessi della Russia.

La Russia accusa quindi l’Occidente di minacciare i propri confini. (Il Digitale)

Ne parlano anche altri giornali

La scorsa settimana, il direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti, Avril Haines, ha visitato Bruxelles per discutere con gli ambasciatori della NATO. L’insolita visita in Russia del direttore della Central Intelligence Agency William Burns, avvenuta all’inizio di novembre, potrebbe anche essere collegata alle crescenti tensioni in Ucraina, secondo The Times (Startmag Web magazine)

Con queste parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, continuano le tensioni tra Russia e Ucraina. Putin ha però risposto che la responsabilità delle tensioni crescenti al confine con l’Ucraina è degli Stati Uniti. (LumsaNews)

Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass (Gazzetta di Parma)

È questo il clamoroso allarme lanciato dall’intelligence ucraina sulle colonne del Military Times. Nonostante le rassicurazioni degli esperti, non è però la razionalità a scrivere le pagine più drammatiche della storia (La Voce di New York)

Secondo il Cremlino gli Stati Uniti «stanno artificiosamente montando l’isteria di una possibile invasione russa dell’Ucraina», dopo il dispiegamento di oltre 100 mila soldati di Mosca lungo la frontiera con il Donbass. (Corriere del Ticino)

Secondo il governo ucraino, i soldati che la Russia ha accumulato al confine con l’Ucraina sarebbero circa 114mila. È in grado di dissuadere la Russia dall'uso della forza militare? (La Stampa)