Tesla Model Q: sarà questo il suo aspetto?

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MotoriSuMotori ECONOMIA

Essendo il modello Tesla più economico, sarà prodotto presso la Tesla Super Factory di Shanghai ed esportato nel mondo.

Questo render ha definito l’auto come Tesla Model Q. Tesla Model Q: un render prova ad ipotizzare l’aspetto della futura entry level della casa americana. Il modello Tesla da 25.000 dollari è stato chiamato “Tesla Model 2” dall’industria ed è considerato un nuovo modello di hatchback elettrico. (MotoriSuMotori)

Se ne è parlato anche su altre testate

Di recente, inoltre, sono state sollevate alcune ipotesi sul fatto che Tesla utilizzi i suoi veicoli per spiare le agenzie nazionali in Cina, tanto da spingere il governo cinese a vietare i suoi veicoli in alcune strutture governative Basta pensare che nel mese precedente, luglio, le vendite cinese delle Tesla prodotte a Shanghai superavano di poco le 8.600 unità. (FormulaPassion.it)

SAFFRETT (ALD): "CONTINUA LA NOSTRA STRATEGIA DI CRESCITA SOSTENIBILE" — L’accordo tra Tesla e Ald ha risvolti positivi sia per il costruttore californiano, sia per l’azienda di noleggio TRE PACCHETTI, MASSIMA FLESSIBILITÀ — Il programma di noleggio a lungo termine di Ald è valido su tutti i modelli Tesla. (La Gazzetta dello Sport)

10 settembre 2021 Link Embed. L'auto ha un prezzo di partenza di 100mila euro. (Repubblica TV)

Ricordiamo che a spingere la nuova Tesla Model S Plaid ci pensano tre motori elettrici, che complessivamente sprigionano una potenza superiore a 1.000 CV: parliamo di specifiche che permettono all’elettrica di Palo Alto di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi (FormulaPassion.it)

Per ora l’obiettivo è di dare il sistema FSD come possibile aggiornamento per un maggior numero di persone, e di conseguenza di potenziali tester Il sistema di guida (semi) autonoma prodotto da Tesla, il cosiddetto FSD (acronimo di Full-Self Driving), ha cominciato a essere testato da alcuni automobilisti. (FormulaPassion.it)

L’elettronica è invece calibrata per rilevare lo sporco accumulato sulla superfice vetrata, e quindi tarare l’intensità del raggio in base alla quantità di detriti presenti. A livello tecnico, il flusso laser è inviato da sensori disposti su cofano, zona posteriore e fiancate della vettura in modo da rimuovere lo sporco da tutti i cristalli; inclusi quelli laterali. (La Repubblica)