L’anno difficile dell’Invalsi al tempo della pandemia

La Stampa INTERNO

Le statisticheAl termine delle superiori, in Piemonte i risultati si presentano statisticamente al di sopra della media italiana sia in italiano che in matematica.

Osservando da vicino gli esiti, nella scuola primaria (classi II e V) i risultati in italiano e matematica degli alunni piemontesi si presentano in linea con quelli medi dell’Italia.

Tuttavia, già prima della pandemia la matematica mostrava maggiori quote di studenti in difficoltà. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È probabile che i magistrati vogliano capire se qualcuno abbia convinto Matteo ad avvelenarsi, o in qualche modo lo abbia aiutato, magari consigliandogli quali prodotti assumere in DAD. (iLMeteo.it)

Nel gioco del calcio il ruolo della comunicazione è fondamentale e in certi casi può salvare da certe situazioni. Che brivido, non di poco conto, sopratutto per Almeyda (Calcio In Pillole)

Cosa può arrivare da un dibattito così polarizzato, che non tiene conto delle infinite variabili tra una posizione e l'altra? Di scuola non si è mai parlato così tanto come in questo anno e mezzo di pandemia. (Today.it)

Emerge un gran disagio nei nostri ragazzi che a scuola si sentono come degli ospiti o persone di passaggio, lì parcheggiate senza capirne bene il motivo. Paradossalmente i dati, resi noti in questi giorni, hanno finito per confermare che la Dad non è nemmeno riuscita a salvare la scuola tradizionale presidiata proprio dalle crocette sulle risposte giuste. (Avvenire)

Al riguardo è intervenuto il responsabile nazionale delle prove Invalsi, Roberto Ricci il quale ha sottolineato come questo sia anche e soprattutto il risultato di più di un anno di didattica a distanza, la quale non può che aver favorito la dispersione scolastica (come prevedibile, purtroppo, più al Sud), a fronte di un calo delle difficoltà nella ex “bestia nera” degli studenti italiani, l’inglese, materia in cui evidentemente si può fare fronte con più facilità, mediante i vari strumenti che si trovano in rete, alla mancata didattica in presenza. (Nicola Porro)

La Puglia, peraltro – ci ricorda anche Roberto Ricci, responsabile nazionale delle prove Invalsi – negli anni precedenti alla pandemia aveva fatto dei progressi rilevanti in fatto di apprendimenti, che lasciavano ben sperare. (Tecnica della Scuola)