Dongo, fascisti in camicia nera per ricordare la fucilazione di Mussolini

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
IL GIORNO INTERNO

I cadaveri dei giustiziati in serata furono portati a Milano con un camion, per poi essere esposti alla folla il giorno successivo in piazzale Loreto

In un clima inevitabilmente teso, ma senza incidenti, la mattinata è trascorsa tra slogan, saluti romani da un lato, e voci che intonavano “Bella ciao” dall’altro, separati da cordoni delle forze di polizia.

Dongo - Erano all’incirca una settantina i cosiddetti “nostalgici” del fascismo e del governo di Mussolini, che anche quest’anno si sono riuniti in piazza Paracchini a Dongo, vestiti di nero, per la commemorazione dei gerarchi fascisti fucilati alle 17 del 28 aprile del 1945 esattamente in questo luogo, davanti alla ringhiera sul lago, dove ancora oggi sono rimasti i segni dei colpi esplosi quel giorni. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri giornali

Erano circa 200 i camerati che si sono dati appuntamento a Dongo per ricordare Benito Mussolini, fucilato 28 aprile 1945 dai partigiani insieme alla sua amante Claretta Petacci a Giulino, frazione di Mezzegra, a poca distanza. (Corriere TV)

Ogni anno al raduno per Mussolini si vedono tristi simboli e gesti del Ventennio. Benito Mussolini venne arrestato a Dongo durante il suo tentativo di fuga verso la Svizzera il 27 aprile del 1945, e venne fucilato il giorno seguente nella frazione di Giulino di Mezzegra. (Fanpage.it)

Secondo quanto riferito da alcuni funzionari locali le migliaia di peschi morti sarebbero stati uccis da un virus, ma c’è chi punta il dito contro l’inquinamento delle acque. Gli animali in stato di decomposizione vengono sotterrati e ricoperti con strati di cemento, hanno spiegato gli operai. (LaPresse)

Nessun presidio antifascista e un numero maggiore di persone un paio d’ore più tardi a Giulino di Mezzegra, dove furono uccisi Mussolini e la Petacci. A Dongo e Giulino di Mezzegra, sul lago di Como, a 76 anni dagli eventi che segnarono la fine del fascismo, sono andate in scena contrapposizioni mai sopite. (Corriere del Ticino)

"Abbiamo chiacchierato un po' - si legge ancora nella denuncia - gli altri hanno fumato e bevuto, io non ho bevuto né fumato". Lì, con un'amica, incontra i quattro giovani di Genova, tra cui il figlio di Grillo, e iniziano a ballare. (Yahoo Notizie)

A vigilare su tutto la polizia, con agenti in assetto anti sommossa, che hanno disposto barriere e camionette per tenere separati i due schieramenti. Al di là del clima piuttosto teso, tuttavia, non ci sono stati incidenti. (Corriere della Sera)