La variante “mafiosa” al Psc di Falerna. L'ex sindaco Costanzo «a disposizione della 'ndrangheta»

Corriere della Calabria INTERNO

l boss Carmelo Bagalà e l’ex sindaco di Falerna Giovanni Costanzo avrebbero, «tempo addietro, stretto un patto elettorale politico-mafioso».

Fu così che «durante il periodo dell’ultima campagna elettorale (…) Mario e Alessandro Gallo, su incarico di Bagalà, hanno svolto campagna elettorale in favore di Giovanni Costanzo».

Di più: del «sistematico asservimento del sindaco ai desiderata di Carmelo Bagalà»

È la stessa donna a riferire che «nel periodo dell’ultima campagna elettorale, circa tre anni fa, per l’elezione del sindaco di Falerna, Carmelo Bagalà si impegnava attivamente per sostenere la candidatura di Giovanni Costanzo». (Corriere della Calabria)

La notizia riportata su altri media

Le indagini sono state sviluppate dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Lamezia Terme e del Comando provinciale di Catanzaro. In manette è finita Maria Rita Bagalà, avvocato di 52 anni, nata a Lamezia Terme, ma residente nel capoluogo regionale. (AostaSera)

Indagato il marito di Maria Rita Bagalà, l'avvocato Andrea Giunti che è a piede libero. 3 maggio, ha disposto 19 arresti con 43 indagati, risulta indagato anche l’avvocato aostano Andrea Giunti, marito dell’avvocato Maria Rita Bagalà, contro la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. (gazzettamatin.com)

Lamezia Terme (50 anni); Luigi Ferlaino Falerna (53 anni);. Vibo Valentia (40 anni); Giovanni Costanzo Lamezia Terme (54 anni);. (gazzettamatin.com)

L’indagato, secondo il gip, avendo avuto conoscenza dell’attività di indagine secretata ne ha dolosamente rivelato l’esistenza ai diretti interessati, pregiudicando l’attività tecnica in corso E questa cosa qui io la so… la so ufficiosamente, perché me l’ha riferita il maresciallo dei carabinieri”. (Calabria 7)

Numerose auto dei Carabinieri hanno fatto irruzione tra i vicoli del quartiere monrealese anche con l’ausilio di unità cinofile. Continuano i controlli da parte dell’Arma dei Carabinieri a Monreale, sempre attenta alle dinamiche della città e aperta a ogni necessità dei cittadini (Monrealelive.it)

“Abbiamo accertato tutti i reati tipici che denotano il controllo del territorio”, ha spiegato Gratteri. Con questo nome volevano dare il senso di oppressione in quel territorio da una cosca che si voleva porre come para-Stato”. (CatanzaroInforma)