Il dialogo impossibile

la Repubblica ESTERI

La decisione del Kosovo di rimandare al 1° settembre, anche sulla base di forti pressioni internazionali, e l’entrata in vigore della nuova normativa sulle targhe automobilistiche ed i documenti di identità della minoranza serba, consente a tutti gli attori interessati di costruire un piano d’azione che punti a raffreddare le tensioni ed apra la strada ad una soluzione concordata

(la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Il Kosovo divenne indipendente nel 2008, ma Belgrado non l’ha mai riconosciuto. Una minoranza serba è presente in Bosnia, e una minoranza bosniaca in Serbia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La crisi tra Belgrado e Pristina. In Kosovo la Kfor resta in massima allerta, per Twitter è già guerra. Il segretario generale della Nato Stoltemberg parla con il premier kosovaro Kurti. (Il Piccolo)

Barricate, sirene d'allarme e colpi d'arma da fuoco: sale la tensione tra Kosovo e Serbia. Francesco Martino, in un approfondimento pubblicato sull'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, spiega cosa sta succedendo. (il Dolomiti)

Il PIL del Kosovo è invece a 8,3 miliardi per il 2022 con speranza di crescita a 8,7 l’anno prossimo. E invece no, se pensiamo che ancora oggi fra gli obiettivi sensibili monitorati dalla Nato vi sono le chiese ed i monasteri della Chiesa ortodossa serba quali il trecentesco Visoki Dečani. (InsideOver)

In particolare si parla di una tensione che sta crescendo ma sappiamo che la Serbia è una faglia tra Russia e Stati Uniti. Adesso la Nato minaccia di essere pronta ad intervenire nuovamente presentandosi come il protettore della civiltà umana. (Radio Radio)

Lo strano twit del deputato ucraino. Mauro Manzin (Il Piccolo)