Azovstal, l'addio del fotografo-soldato: rilascia le sue foto in rete come testamento

la Repubblica INTERNO

"A proposito, mentre sono prigioniero vi lascio le mie foto in alta qualità, mandatele a tutti i premi giornalistici e concorsi fotografici.

Immagini di volti sfigurati, feriti, amputati e cure in condizioni estreme.

Grazie dal rifugio di Azovstal, il luogo della mia morte e della mia vita", ha scritto nel suo ultimo post su Twitter il giovane combattente.

Più di venti foto caricate in una cartella su Google Drive, attraverso un link pubblico e disponibile a tutti, diventate il testamento del fotografo-soldato che non ha mai smesso di raccontare attraverso il suo obiettivo le condizioni di vita all'interno dell'acciaieria. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Ma oggi i difensori di Azovstal hanno ricevuto l'ordine di smettere di combattere. La foto che meglio mi descrive, perché anche nella parte più orribile riesco a trovare qualcosa di meraviglioso. (la Repubblica)

Leggi anche: Nelle immagini del Cremlino vengono mostrati i soldati mentre vengono identificati uno a uno e controllati dall’esercito russo all’esterno prima di essere trasportati in prigionia. (Open)

Oggi, 20 maggio, si è arreso l’ultimo gruppo di 531 combattenti”, ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Negli ultimi giorni, dell’immensa acciaieria Azovstal non restava che lo scheletro fumante, annerito da bombardamenti continui (InsideOver)

"C'è una tensione piuttosto forte tra i comandanti e alcuni combattenti del Battaglione Azov, che si sentono abbandonati dal governo, che hanno addirittura minacciato di rappresaglie lo stesso Zelensky e altri". (Liberoquotidiano.it)

È il tweet con cui Dmytro Kozatskiy, il soldato-fotografo ucraino più conosciuto come Orest, si è congedato prima di arrendersi ai russi. Una frase d’addio brevissima per una storia lunga, dolorosa, enorme: «Bene, questo è tutto. (OGGI)

Nella serata di ieri Mosca ha annunciato il pieno controllo dell’acciaieria, sostenendo come siano usciti dalla fabbrica 2439 combattenti Dopo oltre due mesi di assedio, gli ultimi soldati asserragliati all’Azovstal si arrendono e Mosca annuncia il pieno possesso dell’acciaieria. (OGGI)