Di Maio verso l'addio ma non fonderà un partito personale

la Repubblica INTERNO

Di Maio verso l'addio ma non fonderà un partito personale di Matteo Pucciarelli. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Espulsione o no, Di Maio non si riconosce più nella deriva anti-governista.

Ormai è impossibile che nel 2023 corra con il Movimento

(la Repubblica)

Su altri giornali

Lo sbarco sul lido «europeista e atlantista» di Luigi Di Maio arriva dopo un lungo viaggio di 13 anni in cui ogni spiaggia "antisistema" è stata ampiamente perlustrata. Poi la "folgorazione" per Draghi, che il ministro degli Esteri voleva al Quirinale contro la volontà di Conte. (Avvenire)

In particolare per quei "big" fedelissimi di Giuseppe Conte che secondo le regole attuali del Movimento 5 stelle non potranno essere rieletti Ieri 21 giugno al Senato intorno a Draghi non c'era nessun esponente grillino a parte il ministro D'Incà. (Liberoquotidiano.it)

Barbara Figus, coordinatrice regionale della Sardegna per il Popolo della Famiglia:. “Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo veramente inaccettabile. In nessun Paese al mondo un ministro degli Esteri organizzerebbe la scissione del principale partito e gruppo parlamentare in un tempo di guerra come questo. (Sardegna Reporter)

Parte del M5S vuole espellere Di Maio, ma Conte lo blnda. L’ultima implosione è stata provocata dalle aspre critiche dell’attuale ministro degli Esteri ed ex capogruppo della formazione, Luigi Di Maio, al capo del partito, Giuseppe Conte. (Nanopress)

Non c’è niente di scandaloso nel fatto che Luigi Di Maio sia diventato un fervente fautore dell’alleanza con il Pd, solo che deve spiegare perché fino all’altro giorno considerasse il Pd responsabile dei rapimenti dei bambini di Bibbiano Non c’è niente di scandaloso nel cambiare idea, anzi. (L'HuffPost)

Vero, quel partito non c’è più: ma possibile che Di Maio consideri il M5S irrecuperabile sino a questo punto? Troppo mutato Di Maio, da quello conosciuto nel 2016, non ancora trentenne, per immaginarsi rigurgiti di popolarità. (Il Fatto Quotidiano)