“Una sconfitta il suicidio di Cloe, io a scuola ho trovato solo affetto”

La Repubblica INTERNO

"Ho provato una grande sofferenza a leggere della collega che si è suicidata a Belluno, ho pensato alla sua solitudine.

È una grande sconfitta per la scuola, che dovrebbe essere luogo di inclusione, educazione e rispetto dei diritti".

Lo dice, proprio nel giorno del Pride di Torino, Andrea Francesca Perinetti, docente al liceo Botta di Ivrea, che a settembre è entrata in classe in abiti femminili, rendendo evidente a tutti la transizione da uomo a donna

(La Repubblica)

Su altri giornali

Ma la scuola deve garantire libertà, deve aprire le menti, deve essere immune dai condizionamenti, altrimenti ha fallito la propria missione» L’editoriale del direttore: L’unico modo per salvarci. In queste ore il ministro del Lavoro Andrea Orlando, è tornato sulla morte della docente con un lungo post. (Il Mattino di Padova)

Camilla, sex worker, è stata uccisa, presumibilmente domenica notte, con due colpi di pistola di piccolo calibro sparati nella parte sinistra della testa. Dopo tutta questa cloaca, alla fine, come si dice in gergo “ci è scappato il morto”. (Gay.it)

Come ben ricorda il Corriere del Veneto, Cloe era iscritta alla graduatoria degli insegnanti e a quella del personale amministrativo. " Le parole del preside. (ilGiornale.it)

Nel fine settimana, in particolare, in diverse città del Veneto gli attivisti hanno manifestato per dire no alla transfobia. È questo il commento secco del presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla polemica che ha coinvolto negli ultimi giorni l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan, che aveva definito «uomo vestito da donna» Cloe Bianco, la professoressa transessuale di Marcon morta suicida. (PadovaOggi)

«Nel 2015 Cloe era finalmente riuscita a essere ciò che sentiva di essere fino da quando era bambina: una donna» Nel quartiere oltre all'appello è stata affissa anche la storia che ha portato Cloe a scegliere l'estremo gesto. (latinaoggi.eu)

Bene, per essere credibile ritiri le deleghe alle pari opportunità e all’istruzione a Donazzan, che quei diritti ha violato nell’esercizio delle sue funzioni». Per giovedì mattina è invece intanto prevista una mobilitazione regionale proprio di fronte a Palazzo Ferro Fini per chiedere le dimissioni dell'assessore regionale, Elena Donazzan. (PadovaOggi)