Papa Francesco modifica le norme di Ratzinger. L'uso del messale latino deve essere autorizzato dal vescovo. E mai nelle parrocchie

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Franceso ora pubblica un motu proprio per ridefinire le modalità di utilizzo del messale preconciliare: le decisioni tornano nella disponibilità dei pastori delle diocesi.

Papa Francesco, dopo aver consultato i vescovi del mondo, ha deciso di modificare le norme che regolano l’uso del messale del 1962, liberalizzato come “Rito Romano extra-ordinario” quattordici anni fa dal predecessore Benedetto XVI (Farodiroma)

La notizia riportata su altre testate

Implorando l’aiuto e la protezione di Dio, il Papa assicura la sua vicinanza spirituale a chi si sta prodigando quindi “alle forze di pronto intervento e ai soccorritori”. Al momento sono 45 le vittime, numerosi i dispersi. (Vatican News)

l Papa ha stabilito nuove e più stringenti regole per le Messe celebrate con il Messale del 1962. Qui di seguito pubblichiamo le regole contenute nel Motu proprio, emesso dopo un'ampia consultazione svolta dalla Congregazione della Dottrina delle Fede presso i vescovi, nel 2020. (Avvenire)

Città del Vaticano – Stretta di Papa Bergoglio sulle celebrazioni liturgiche in rito antico. Le messe con il rito antico, ad ogni modo, come stabilito dal Papa non si terranno più nelle chiese parrocchiali. (Il Faro online)

La riforma liturgica, infatti, “ha la sua espressione più alta nel Messale Romano, pubblicato in editio typica da san Paolo VI e riveduto da san Giovanni Paolo II . “Ma non di meno – aggiunge – mi rattrista un uso strumentale del Missale Romanum del 1962, sempre di più caratterizzato da un rifiuto crescente non solo della riforma liturgica, ma del Concilio Vaticano II, con l’affermazione infondata e insostenibile che abbia tradito la Tradizione e la ‘vera Chiesa’”. (Servizio Informazione Religiosa)

La decisione presa dopo una consultazione con i vescovi del mondo proposta dalla Dottrina della Fede: infondata l'affermazione che il Concilio Vaticano II abbia tradito la tradizione della vera Chiesa (la Repubblica)

E il merito è tutto di Rosario Iannucci, il presidente di un sogno avverato Il presidente Iannucci continua a centrare tutti gli obiettivi che si prefigge con la sua AICOVIS, l'associazione che dal '95 prova a restituire al calcio una dimensione umana. (TorreSette)