Ddl Zan, Ivan Scalfarotto (Iv): "Il rinvio a settembre si può ancora evitare, Letta ci ascolti"

la Repubblica INTERNO

Se troviamo un accordo sulla formulazione presentata da noi di Italia Viva, che non intacca le tutele e risolve il problema dell'ostruzionismo della destra, la legge contro l'omotransfobia potrebbe davvero essere approvata in poche ore.

"Sono veramente stupefatto da chi, come Enrico Letta, adesso vuole rimandare a settembre il ddl Zan.

Vorrei capire a chi giova questo ritardo"

(la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Ma, riferiscono fonti parlamentari, non esclude altre mosse a sorpresa, alla ripresa della discussione sul ddl Zan. Tra le idee anche quella di intervenire sull’articolo 4, eliminandolo affinché la via maestra resti il ‘link’ con la Costituzione (AGI - Agenzia Italia)

Ma per ora non ce ne è stato bisogno visto che il calendario fitto che precede la pausa estiva e la mole di emendamenti presentati non lasciano molto spazio all'esame della legge prima di settembre «Se si dialoga, la Lega è pronta a ritirare gran parte degli emendamenti presentati al ddl Zan. (DiariodelWeb.it)

Zan: "Testo approvato in Senato se il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, voterà con il centrosinistra". Drastico invece Alessandro Zan: "Il Ddl Zan non è finito su un binario morto e potrà essere approvato in Senato se il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, voterà con il centrosinistra. (Today.it)

Da parte sua, il Centro-destra potrebbe sottoporre all’Aula la decisione di non passare all’esame degli articoli al termine della discussione generale I tempi necessari per completare la discussione generale sarebbero assai ridotti, ma gli emendamenti da vagliare sono un migliaio. (Servizio Informazione Religiosa)

Per noi vanno modificati gli articoli 1, 4 e 7». Andrea Ostellari, senatore leghista e relatore del ddl Zan in commissione Giustizia del Senato. «Se Letta smette di forzare sul provvedimento, non dichiarandosi disponibile alla mediazione, si rischia soltanto di far slittare il ddl a settembre». (Corriere della Sera)

C’è da fare anche un’altra osservazione: i sostenitori del ddl Zan hanno fatto massicciamente ricorso ai social network, sguinzagliando vip e influencer (in primis la coppia Fedez-Ferragni) per propagandare il rigetto dell’omotransfobia. (provitaefamiglia.it)