Morto Lawrence Ferlinghetti. Finì in carcere per l’«Urlo» di Ginsberg

Presso la City Lights uscì ad esempio nel 1956 Urlo di Ginsberg, che tra l’altro costò a Ferlinghetti un periodo di carcerazione per la diffusione di oscenità

Con Lawrence Ferlinghetti, scomparso il 23 febbraio, se n’è andata l’ultima grande icona della Beat Generation.

Del resto bastava guardarlo, Ferlinghetti, ascoltare le sue parole, leggere le poesie scritte anche nella vecchiaia più avanzata. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

«Non chiamatemi beat. Figurarsi se il poeta che aveva fondato a San Francisco la libreria City Lights, 261 Columbus Avenue, punto di ritrovo di quel gruppo in realtà eterogeneo che fu la beat generation, e poi la City Lights Publishers, destinata a pubblicare molte delle opere beat, poteva davvero pensare di poter scindere il suo nome, anche a oltre mezzo secolo di distanza, da quello degli amici passati con lui (Il Manifesto)

Ferlinghetti era arrivato in Trentino grazie a Laura Zanetti, originaria di Telve Valsugana, ma trasferitasi a Verona. E così Lawrence Ferlinghetti giunse in Trentino per merito del bagoss e del formaggio di malga. (l'Adige)

Omar Pedrini, cresciuto immerso nell’immaginario della Beat Generation, da avido lettore delle opere di Lawrence Ferlinghetti si era trasformato in caro amico dell’autore di A Coney Island of the Mind. (Rolling Stone Italia)

Era da pochi mesi iniziato il ventunesimo secolo e quello fu il loro primo incontro con Lawrence Ferlinghetti. «Ricordo l’incontro tra Ferlinghetti e Ugo Marano - racconta Iagulli - Stavamo raggiungendo a piedi un ristorante dietro il Duomo di Salerno quando ci fermammo nel vecchio laboratorio dell’artista (la Città di Salerno)

Brescia renderà omaggio a Lawrence Ferlinghetti: Omar Pedrini pronto a riproporre «Beatnik» in concerto a 25 anni dall’uscita; una fondazione o un museo nei piani di Walter Pescara. (Brescia Oggi)

'Sono uno strano animale che fa da vagabondo sulla superficie della terra' (TG La7)