Inflazione o anche la ‘tassa più crudele’ : in Usa balza a record dal 1982. Ma dopo shock Fed la speranza è che il picco sia vicino

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In questo senso stiamo posizionando i nostri portafogli quindi con una duration molto molto bassa e un’esposizione azionaria consistente cercando di andare a cogliere i temi vincenti tempo per tempo”

C’è pero la speranza che il picco dell’inflazione sia vicino, come hanno fatto notare anche alcuni economisti intervistati dalla Cnbc.

Così Pio Benetti:. “Per i mercati finanziari il mese di gennaio 2021 era stato considerato il tredicesimo mese dell’anno precedente. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altri media

Il CPI core era atteso in rialzo del 5,4% su base annua e del +0,5% su base mensile. Nel mese di dicembre, l’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è salita ulteriormente, al tasso anno del 7%, rispetto al +6,8% di novembre, e al record dal febbraio del 1982. (Wall Street Italia)

Nel 1982, la Federal Reserve mirava ancora all'offerta di moneta, causando fluttuazioni imprevedibili dei tassi d'interesse. L'ultima volta che l’inflazione dei prezzi al consumo (arrivata in dicembre al 7%) è stata così alta era l'estate del 1982. (Milano Finanza)

Parliamo, a conti fatti, dell’inflazione più alta che gli USA si trovano ad affrontare da 40 anni a questa parte anno su anno. Come sempre un’accelerata intensa in termini di innalzamento dei tassi potrebbe avere effetti compressivi sulla possibile corsa del gruppo. (Criptovaluta.it)

Detto questo, dopo l'ondata di sell off che si è abbattuta sui mercati, Wall Street sembra iniziare a digerire la prospettiva di rialzi dei tassi nel corso dell'anno. Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

Più delle attese, infine, la crescita dell'inflazione core su base mensile, pari a +0,6%, contro il +0,4% atteso. Pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione, all'indomani della diffusione dell'indice dei prezzi al consumo, entrambi relativi al mese di dicembre. (Finanzaonline.com)

Stesso copione per le Borse europee (Eurostoxx 50 +0,8% e Ftse Mib +0,65%) che non si sono allarmate più di tanto del dato arrivato oltreoceano. Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. (Il Sole 24 ORE)