Eni reagisce "con coraggio" alla crisi e aumenta investimenti "green"

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Gli investimenti "green" aumentano di 800 milioni, saliranno al 26% del totale. Per quanto riguarda gli investimenti, quelli "green" aumenteranno di 800 milioni negli anni 2022-2023: ciò vuol dire che ora rappresenteranno il 26% del totale mentre ora sono il 17% (nel piano precedente erano il 12%).

Tutto cio' ci ha consentito di mantenere una generazione di cassa superiore all'esborso per investimenti e di non intaccare la riserva di liquidità di circa 18 miliardi al 30 giugno". (AGI - Agenzia Italia)

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I conti del semestre evidenziano un utile operativo adjusted di 0,87 miliardi (-81% rispetto al 2019), mentre il trimestre evidenzia una perdita operativa adjusted di 0,43 miliardi. Quanto alla liquidità, Eni si dice ben posizionata per superare l’attuale downturn del mercato grazie alla resilienza del portafoglio di asset oil&gas a contenuto break-even ed alla solida situazione patrimoniale. (QuiFinanza)

Sempre nel primo semestre l’utile operativo adjusted è pari a 873 milioni ed è diminuito di 3,76 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2019. Di conseguenza il gruppo ha tagliato di 4,7 miliardi gli investimenti previsti nel quadriennio 2020-2023 (a 27 miliardi di euro) e ha rivisto al ribasso la politica di remunerazione degli azionisti. (Il Fatto Quotidiano)

Eni chiude il «peggior semestre nella storia dell’oil & gas», due materie deprezzate del 57% da gennaio, con un rosso di 7,34 miliardi di euro legato molto a svalutazioni di magazzino. Il primo semestre del 2020 ha rappresentato infatti per Eni il peggior semestre nella storia: rosso di 7,34 miliardi di euro, taglio netto del dividendo, utile operativo in calo. (FormulaPassion.it)

"I business del, dele della- ricorda il mnager - hanno al contrario dimostrato una, facendo registrare risultati migliori di quelli 2019 nonostante gli effetti della pandemia e trainando i risultati consolidati al di sopra delle aspettative di mercato". (Teleborsa)

Un mix che ha generato svalutazioni per 3,4 miliardi (di cui 2,8 miliardi rilevate nel secondo trimestre) riferite principalmente ad asset oil&gas e impianti di raffinazione. Sommata al rosso di 2,93 miliardi dei primi tre mesi la perdita netta è di 7,33 miliardi (+1,5 miliardi lo scorso anno). (ilGiornale.it)

"A tal fine – conclude la nota – le parti intendono sottoscrivereche tratterà di questi temi oltre che di salute, sicurezza e ambiente, asset integrity, ricerca e innovazione tecnologica e sviluppo delle competenze interne". (Teleborsa)