Seconda dose Pfizer, la direttrice italiana: “Il vaccino è stato studiato per inocularla a 21 giorni”

Italia Sera ECONOMIA

Sul vaccino annuale bisogna essere molto cauti, potrebbe essere necessario entro l’anno o magari entro due”.

La direttrice Pfizer Italia: “Il vaccino è stato studiato per una seconda dose a 21 giorni”. Una legittima perplessità non solo nostra, visto che Sky Tg24 ha deciso di porre la questione al direttore medico di Pfizer Italia, Valeria Marino la quale, in merito allo slittamento di 35 giorni fra la prima e la seconda dose del vaccino anti-Covid ha tenuto a specificare che “Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. (Italia Sera)

La notizia riportata su altre testate

Quindi, tolto il quantitativo di soluzione vaccinale ancora presente, circa 0,15 ml, è in realtà di circa 0,30 ml, corrispondente al quantitativo impiegato per 4 dosi di vaccino Pfizer-Biontech, il dosaggio iniettato per errore alle 23enne. (BlogSicilia.it)

“l ceo di Pfizer dice che la pillola antivirale per il Covid potrebbe essere pronta entro l’anno”. Fatti principali (Forbes Italia)

"Al momento - ha aggiunto - non abbiamo dati su di un più lungo range di somministrazione se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito". Alla richiesta di un possibile posticipo della seconda somministrazione, Marino ha poi sottolineato che la valutazione spetta al Cts. (triestecafe.it)

«Dobbiamo studiare anche la necessità della terza dose – ha aggiunto Marino - abbiamo i dati che dimostrano la copertura immunitaria a sei mesi, dobbiamo osservare i successivi sei mesi. Potrebbe essere possibile una terza dose ma forse anche non necessaria, a meno che non intervengano eventuali varianti, in quel caso una dose 'buster' potrebbe essere utile». (PrimaPress)

Secondo quanto si apprende la giovane donna è stata poi rilasciata ma il suo fratello gemello si è consegnato alle forze dell’ordine e resta in custodia. Sheikh Jarrah è una delle zone più sensibili di Gerusalemme (LaPresse)

Massimiliano Conti 11 maggio 2021 a. a. a. Si allungano nel Lazio i tempi dei richiami per coloro che si sono vaccinati o si vaccineranno con Pfizer. Il Cts stesso ha spiegato come un richiamo ritardato non avrebbe conseguenze sull'efficacia della risposta immunitaria del paziente, ricordando altresì come la prima dose del vaccino Pfizer conferisca già una efficace protezione dalla Covid in forma grave nell'80% dei casi. (Corriere di Viterbo)