"Trump non ha il diritto di "disonorare" la lingua persiana" - diplomazia iraniana

Sputnik Italia ESTERI

Nella giornata di ieri su Twitter Trump ha sostenuto i manifestanti in Iran usando la lingua persiana.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Abbas Mousavi, riferendosi alla dichiarazione del presidente americano Donald Trump in persiano, ha affermato che le "lingue sporche" non hanno il diritto di "disonorare" la lingua persiana.

By the way, are you actually "standing by" millions of Iranians whose hero you just assassinated or "standing against" them?!

Hands and tongues smeared with threatening, sanctioning and terrorizing the #Iranian nation, are not entitled to dishonor the ancient #Persian_language. (Sputnik Italia)

La notizia riportata su altri media

Per la terza sera i giovani di Teheran si sono radunati davanti alle università contro il regime. Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. (La Stampa)

L’utilizzo di quest’ultima non è però piaciuto al governo iraniano. Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. (Il Primato Nazionale)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Fermato e poi rilasciato l'ambasciatore britannico: è sospettato di "istigazione" alla protesta con Londra che ha chiesto spiegazioni. (LaPresse)

In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging. New York Donald Trump rilancia la sfida all'Iran cercando una sponda nelle nuove proteste e riscuotendo un successo storico con il tweet in lingua farsi con cui si rivolge al popolo della Repubblica Islamica. (ilGiornale.it)

Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. (AsiaNews)

Dipenderà totalmente da loro, ma non avranno armi nucleari e 'non uccidete i vostri manifestanti'". Negli ultimi due giorni dimostranti anti-regime sono scesi in piazza nella capitale e in altre città del Paese. (L'Unione Sarda.it)