Acqua ossigenata e soda caustica nel latte avariato per venderlo, maxi sequestro dei Nas

Acqua ossigenata e soda caustica nel latte avariato per venderlo, maxi sequestro dei Nas
Fanpage.it INTERNO

Secondo le indagini della Procura di Pesaro, vi sarebbe stato ad opera di tre società indagate un complesso fenomeno di adulterazione nel settore lattiero caseario. Sarebbero state usate sostanze adulteranti nel circuito produttivo del latte e dei prodotti derivati per coprirne il cattivo stato di conservazione. (Fanpage.it)

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Pubblicità Un vero e proprio ‘sistema’ per mettere in commercio prodotti caseari e latte utilizzando però latte adulterato e potenzialmente pericoloso. L’inchiesta coordinata dalla procura di Pesaro Urbino e condotta dai carabinieri del NAS si è abbattuta come una bufera su rivenditori di latte e titolari di caseifici a Colli al Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. (la VOCE del TRENTINO)

Ergo, quello che volevano trovare i carabinieri dei Nas e gli ispettori dell’Icfqr l’hanno acquisito nel corso di tre distinte perquisizioni e ora per l’ulteriore svolta aspettano i risultati delle analisi batteriologiche su quanto recuperato tra l’azienda casearia Fattorie Marchigiane, controllata dal gruppo Cooperlat, un deposito di prodotti caseari nel trevigiano e un’azienda agricola dell’Alta Valmarecchia. (corriereadriatico.it)

Che non veniva buttato ma rimesso in produzione. – I dipendenti lo sapevano da anni, i consumatori lo hanno scoperto due giorni fa grazie ad un’inchiesta della Procura di Pesaro. (il Resto del Carlino)

TreValli, sequestrate 200 tonnellate di prodotti. L'azienda: "Perfetta integrità dei lavorati"

I controlli allo stabilimento a Montemaggiore al Metauro, comune di Colli al Metauro e a Jesi. Nei giorni scorsi i Nas dei Carabinieri, delegati dalla procura di Pesaro hanno sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, per un valore complessivo pari a poco meno di 800mila euro. (Centropagina)

L’indagine riguarda l’utilizzo di prodotti adulterati con sostanze che avrebbero coperto il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati a finire negli scaffali dei supermercati e quindi nei nostri piatti. (il Resto del Carlino)

È la replica che l’azienda TreValli Cooperlat ha diffuso in una nota in seguito al sequestro di duecento tonnellate di latte e prodotti caseari scattato il 24 aprile e disposto dalla Procura di Pesaro (Redazione ETV Marche)