Coronabond spaccano l’Europa, ultimatum di Conte: 10 giorni per una proposta seria

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Il premier ha suggerito di affidare ai presidenti delle cinque principali istituzioni europee – Commissione, Banca centrale europea, Parlamento europeo, Consiglio europeo ed Eurogruppo – il mandato di mettere a punto entro 10 giorni uno strumento congiunto con cui rispondere alla crisi sanitaria ed economica.

Si conclude con un nulla di fatto la riunione del Consiglio europeo.

Ed abbiamo anche fatto ripartire gli investimenti, come mai era stato fatto prima”. (Finanzaonline.com)

Su altri giornali

Che diremo ai nostri cittadini se l’Europa non si dimostra capace di una reazione unitaria, forte e coesa di fronte a uno shock imprevedibile e simmetrico di questa portata epocale? (Foto Afp). (Adnkronos)

La pensa così anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni che a proposito dei coronabond ha spiegato che «devono essere lanciati da istituzioni di mercato». L’istituto più adatto è dunque il Fondo salva-Stati, «ma non ci siamo ancora», ha detto. (Corriere della Sera)

La presa di posizione di Conte – Conte durante la videoconferenza ha minacciato di non firmare la bozza di conclusioni, nonostante già nel corso delle riunioni preliminari fossero stati tolti i riferimenti all’uso del Mes. (Il Fatto Quotidiano)

LEGGI ANCHE Governo, l'ipotesi Draghi premier: ecco chi tifa e chi frena, lo scenario post-coronavirus. Ciascun Paese risponde per il proprio debito pubblico e continuerà a risponderne», ha detto Conte ai colleghi Ue. (Il Messaggero Salute)

E candidandosi in questo modo al ruolo di veri garanti del bene essenziale dei cittadini: la salute, la vita. Posizione che ha suscitato la reazione irritata del primo ministro portoghese che ha parlato senza mezzi termini di posizione “repellente” e “insensibile”. (Open)

Perché nero su bianco il Mef ha messo solo 500 milioni che con la leva finanziaria valgono i 10 miliardi di Cdp. In questa posizione, per una volta logica e cristallina, Conte non è solo. (next)