Migranti, Mezzaluna Rossa: 50 morti in un naufragio a largo della Libia

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TG La7 INTERNO

Secondo il portavoce dell'Unhcr Tarik Argaz "700 migranti sono stati riportati in Libia negli ultimi giorni, solo per finire in detenzione arbitraria

cronaca. Per la Mezzaluna Rossa almeno 50 vittime, notizia smentita dalla guardia libica.

Invece i 95 migranti alla deriva da almeno 12 ore in mare sono stati intercettati dalla Guardia Costiera libica e riportati a Tripoli questa notte.

Raccolto da Alarm Phone l'sos di un altro barcone alla deriva con a bordo un centinaio di migranti riportati a Tripoli nella notte. (TG La7)

La notizia riportata su altre testate

Nella notte, quattro imbarcazioni hanno raggiunto l’isola di Lampedusa, in provincia di Agrigento, con a bordo 532 migranti, altre due barconi poi durante la giornata. Nella giornata di oggi, invece, il pattugliatore della Marina militare italiana Foscari si è diretto a Pozzallo con a bordo 49 persone. (Giornale di Sicilia)

A bordo di quest’ultimo vi erano in tutto 24 migranti, diretti in Europa; la Guardia Costiera libica ne ha salvati 12. «Sono più di 700 le persone riportate in Libia negli ultimi giorni (Corriere della Sera)

Il naufragio è avvenuto davanti alla costa della città libica di al Zawiya. (Corriere del Ticino)

In loro soccorso la Guardia Costiera italiana ha dirottato due navi (una petroliera e un cargo) che si trovavano nelle vicinanze. Le ONG e gli attivisti sono gli unici a solidarizzare con le persone che si spostano in mare. (Corriere della Sera)

A bordo di quest'ultimo vi erano in tutto 24 migranti, erano diretti in Europa. Immagine di repertorio - Sos Mediterranee. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Cinquanta persone migranti, fra cui alcuni egiziani, sono annegate al largo della Libia in seguito al naufragio dell'imbarcazione su cui viaggiavano. (Avvenire)

Ne ha dato notizia l’Oim, l’Organizzazione per le migrazioni delle Nazioni unite: «La continua perdita di vite umane - twitta Oim Libia - richiama l’urgenza di un cambio di approccio per la situazione in Libia e nel Mediterraneo centrale». (La Stampa)