Quello che tutti pensano sulla Murgia (ma nessuno dice)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Come Michela Murgia ammette di essere femminista.
Perché anche io sono brutto come Michela Murgia e la capisco, ma purtroppo non posso nascondere la mia bruttezza e il mio pensiero in uno scialle.
Michela Murgia attacca il mondo da femminista perché è brutta.
Quindi quando vedo la Murgia da Lilli Gruber mi concentro su Lilli Gruber, in divisa sadomaso con pantaloni in pelle nere, tacchi e seduta in punta di poltrona e immagino che sia la Gruber a parlare al posto della Murgia. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre testate
Come scrivono oggi alcuni quotidiani, sarebbe stato proprio un pm di questo ufficio, Paolo Storari, a consegnare un anno fa i verbali ancora segreti all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo, senza informare i propri capi, a partire dal procuratore Francesco Greco, e anzi allo scopo di tutelarsi da essi. (Il Dubbio)
Il legale di Amara, Salvino Mondello, nega di essere lui la fonte della fuga di notizie: «I verbali degli interrogatori dell'avvocato Piero Amara davanti ai pm milanesi sono secretati. E in quei verbali il «collaboratore» Amara dice di tutto e di più. (il Giornale)
Nonostante le argomentazioni dei due consiglieri togati, però, l'emendamento è stato respinto (nove voti a favore, undici contrari e un astenuto). Nel contesto dell'interrogatorio l'indagato menzionava, in forma diffamatoria se non calunniosa e come tale accertabile, circostanze relative a un consigliere di questo organo". (Antimafia Duemila)
Rivelazioni ritenute dai magistrati tutte da verificare, contenute in pagine e pagine di atti che per mesi restano fermi in Procura a Milano senza dare il via a nessun accertamento. Copie di quei verbali, sempre non firmati, finiscono anche nelle redazioni di tre quotidiani e i giornalisti di Repubblica e del Fatto quotidiano sporgono a loro volta denuncia. (LaPresse)
cronaca. di Redazione Online/Raffaella Di Rosa. Una nuova bufera rischia di coinvolgere il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure, prima fra tutte Milano. (TG La7)
Si chiama Chi ha provato a far luce è stato fermato. (La Verità)