G8, che cosa ha lasciato oltre agli eventi tragici? "Prima di tutto la Stazione marittima"

Primocanale INTERNO

Quei soldi vennero spesi anche per il nolo delle navi dei “grandi”, e non è una spesa da poco.

“Purtroppo si tende a ricordare il G8 solo per quello che di negativo ha lasciato – spiega a Primocanale Susanna de Martini, ex vice capo struttura di missione del vertice, struttura capeggiata allora da Vinci Giacchi.

Non dimentichiamo anche altri lavori minori ma comunque importanti nella zona di San Lorenzo in particolare e di palazzo Ducale e piazza Matteotti, dove alcuni palazzi furono ritinteggiati e coperte le brutture: ricorderete che, sia leggenda o realtà, si sparse la voce che il premier Berlusconi non volesse vedere stese le mutante in quella zona dove si riunivano i capi di Stato

Ricordo che il tetto era di amianto, fu rimessa a nuovo con lavori a ritmo battente e oggi non ci sarebbe senza il G8. (Primocanale)

Ne parlano anche altre testate

20 anni dal G8 di Genova: l’editoriale di Piero Scaramucci del 21 luglio 2001. A cura di: Le redazioni di Radio Popolare – Popolare Network. Nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 la polizia si accanì su ragazze e ragazzi che erano arrivati in città per le proteste contro il G8 e stavano dormendo nell’edificio. (Radio Popolare)

Si lavorò lì per alcune estati, dopo di che tutto finì; ma in effetti -si può dire- quell'esperienza fu un embrione di ciò che poi diventarono i Social Forum. Negli anni precedenti avevamo costruito un'esperienza molto bella, che si chiamava 'Cantieri Sociali', nata dalla liberazione dell'area del Prino allora occupata da alcune caserme militari in disuso. (SanremoNews.it)

A vent’anni dal raid con il quale la polizia fece irruzione in piena notte nella scuola dove dormivano i manifestanti al termine delle contestazioni durante il g8 di Genova, la Diaz accoglie le vittime dei pestaggi e degli arresti illegittimi all’interno dei locali nei quali sono avvenuti. (Il Fatto Quotidiano)

La prima è che una delle radici del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua sta proprio dentro l’elaborazione e l’iniziativa di Genova 2001. A dispetto di diversi commentatori interessati, che in questi giorni stanno dicendo che il movimento di Genova nacque e morì nell’arco del luglio 2001, il movimento per l’acqua non sarebbe nato se non ci fosse stato lo sguardo delle giornate di Genova. (Estense.com)

Pasquale Sisto (Termoli Online)

Carlo Giuliani è stato ucciso da quel paese che avrebbe dovuto proteggerlo. Spesso il concetto distorto che l’immaginario comune contribuisce ad alimentare è quello che ricordare le morti come quelle di Carlo Giuliani serva a santificare la vittima, non è così. (il Digitale)