Ucraina, un contentino per mettere a tacere il M5S. FdI: sulla guerra l'Italia si gioca la sua credibilità

Secolo d'Italia INTERNO

Per questo FdI chiede il rispetto delle alleanze come deve fare una grande nazione in tempi di crisi”

Il M5S in aula, durante il dibattito seguito alle comunicazioni del premier, ha invocato una politica mirata alla pace.

Il premier Mario Draghi ha sottolineato che il governo va avanti per la sua strada: aiuti in armi all’Ucraina e sanzioni contro la Russia.

Se anche noi non inviassimo più armi in Ucraina tutti i paesi dell’Occidente continuerebbero a fornire armi a Kiev ma l’Italia pagherebbe un prezzo alto in termini di credibilità ripiombando nell’immagine di paese poco affidabile. (Secolo d'Italia)

Su altre fonti

"L'Italia, ed io personalmente, cerchiamo questa pace, l'abbiamo cercata sin dall'inizio. Per una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio e solo quando queste posizioni di vantaggio all'interno dell'Ucraina, occupando parte dell'Ucraina, saranno stabilizzate, per questa parte solo allora si potrà cominciare a parlare di pace. (ilGiornale.it)

Nuove armi all’Ucraina: prima lo scontro, poi il sì a Draghi. Il premier: “L’unità è essenziale”. Via libera del Senato con 219 voti a favore, anche dei 5S. (La Stampa)

La spinta “rivoluzionaria” si è esaurita, i cittadini hanno scoperto l’inganno e inevitabilmente il partito si è avviato verso percentuali di consenso minime, come evidenziato alle ultime amministrative. (L'INDIPENDENTE)

(askanews) – Il Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio Europeo. Martedì 21 giugno 2022 - 18:49. Ucraina, Senato approva risoluzione maggioranza: 219 sì e 20 no. (Agenzia askanews)

Così il premier Mario Draghi, risponde, arrivando in Senato, a chi gli chiede se sia preoccupato della stabilità della maggioranza craina, risoluzione di maggioranza in 10 punti: «Coinvolgere. SENATO Armi a Kiev, i nodi per l'accordo: manca ancora l'intesa. (ilgazzettino.it)

Lasciando Palazzo Madama a chi chiede se sia soddisfatto per l’esito del voto sulla risoluzione si limita ad annuire. Diverse le parole di Stefano Patuanelli, ministro grillino alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e fedelissimo di Conte: “Se domani siamo ancora al governo? (Il Riformista)