Messina: i NOMI degli arrestati nella vasta operazione antidroga della Polizia di Stato contro i clan di Giostra [VIDEO e DETTAGLI]

Stretto web INTERNO

A testimoniare l’imponenza dell’organizzazione criminale è la definizione data da un collaboratore di giustizia: “la Scampia di Messina”.

per 13 persone nonché il sequestro di immobili (appartamenti e garage-cantine), autoveicoli, motoveicoli e altre utilità economiche.

I colpi, sparati con un fucile, raggiunsero i due uomini, ferendoli agli arti inferiori.

Un’associazione, quest’ultima, che, peraltro, poteva contare sulla disponibilità di armi da utilizzare per assicurare un efficace controllo del territorio e del mercato dello spaccio. (Stretto web)

Su altri giornali

Una volta rubate le auto venivano nascoste presso un uliveto nelle campagne di Bitonto e “bonificate”, cioè private di eventuali sistemi di allarme o di localizzazione. Le immagini dei colpi. (LaPresse) Blitz dei carabinieri di Monopoli contro una banda di ladri di auto, originari di Bitonto e particolarmente attivi durante lo scorso lockdown nazionale, tra Bari e Foggia. (LaPresse)

per 13 persone nonché il sequestro di immobili (appartamenti e garage-cantine), autoveicoli, motoveicoli e altre utilità economiche. A testimoniare l’imponenza dell’organizzazione criminale è la definizione data da un collaboratore di giustizia: “la Scampia di Messina”. (Lettera Emme)

Lo schema era fisso: ricezione dell’ordine davanti alla porta, l’attesa dell’acquirente sul pianerottolo e la consegna della droga sempre all’esterno dell’abitazione.Il centro del traffico di droga a Messina era «un vero e proprio fortino», introno al quale gravitavano i rapporti tra i clan degli Arrigo e dei Bonanno tra «alleanze e scontri violenti». (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Nel Settembre del 2016, un altro componente del nucleo familiare degli Arrigo era rimasto vittima di un attentato simile. Altro personaggio emerso dalle indagini, secondo le quali gestiva un punto vendita di droga sempre nello stesso complesso di case popolari, era Gianluca Siavash (Livesicilia.it)

Per le due rampe che conducono dalla galleria San Jachiddu allo svincolo di Giostra, adesso c’è una roadmap. Un controllo per mero scrupolo voluto dall’assessore Salvatore Mondello e dal dirigente del Comune Antonio Amato, poco prima dell’apertura delle due rampe, fece scoprire che quel viadotto, pur se mai utilizzato non era percorribile. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Stesso addebito rivolto ad Alessia Stracuzzi, Concetta Assenzio e Ramona Assenzio, il cui raggio d’azione avrebbe abbracciato la palazzina “B” dello stesso complesso. A Giostra, “le donne dello spaccio” avevano un ruolo di tutto rispetto. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)