Palermo, trent'anni senza Sciascia: un incontro per parlare di un'assenza

L’ingresso è gratuito, brindisi con vini Planeta.

Trent’anni senza Leonardo Sciascia, in un'Italia e una Sicilia che avrebbero un disperato bisogno di parole lucide e sguardo profetico, sono un’occasione da cogliere per tastare il polso a questo rimpianto e per misurare il mito del "maestro di Regalpetra", alla luce di una società, di uno schieramento di potere e di una sensibilità assai diversi da quelli del 1989.

Un’assenza che pesa da trent’anni e che da trent’anni viene colmata col ricordo, col rimpianto o con l’interrogarsi, talvolta ozioso, su “ cosa avrebbe detto”. (La Repubblica)

Su altri giornali

Chissà, magari un modo per avere l’illusione di essere più vicino alla verità. «Non leggo mai i libri quando se ne parla troppo – rispose lo scrittore di Racalmuto – li leggo dopo». (Rivista Studio)

Cultura il maestro di racalmuto Leonardo Sciascia: a trent’anni dalla sua morte rimbomba solo un grande vuoto di Rosa Guttilla 20 Novembre 2019. . Di volta in volta sono stato accusato di diffamare la Sicilia o di difenderla troppo. (ilSicilia.it)

Ed invece, questo avvenne, suscitando in Sciascia sgomento per il tradimento dell’amico, e disgusto per la sottesa accusa d’esser un mentitore. Cultura Sciascia contro Berlinguer e il “tradimento” di Guttuso di Pasquale Hamel 20 Novembre 2019. (ilSicilia.it)

Chissà, soprattutto, se questa Sicilia e questa Italia un altro Sciascia vorranno ascoltarlo. Chissà cosa avrebbe scritto Leonardo Sciascia, corrosivo com’era, sulla Repubblica del bunga bunga e sul berlusconismo, quel mix di arroganza, sfrontatezza, spregiudicata visione di sé e degli altri, insomma l’esaltazione dei vizi dell’arcitaliano. (La Sicilia)

Com’era nelle cose, visto il livello al quale era giunta la polemica, Berlinguer querelò Sciascia per diffamazione supportando la propria richiesta con la testimonianza del fedele Guttuso. “Da allora, scrive Caruso, né Sciascia, né io, né alcuno dei nostri amici siciliani volle più né rivedere né salutare l’ex amico Renato Guttuso”. (ilSicilia.it)

Pirandello, autore molto caro a Sciascia, l’aveva espresso bene in una sua novella: «Sono così tormentosamente dialettici questi nostri bravi confratelli meridionali. Un tema affrontato da Sciascia come scrittore impegnato a livello civile è quello della mafia. (Avvenire)