Bimbo di 3 anni precipita in un pozzo: paura per un Alfredino bis a 40 anni da Vermicino

L’incidente è avvenuto intorno alle 11 e i carabinieri della stazione Montespaccato e della compagnia Trastevere stanno indagando per capire come il bimbo sia arrivato all’interno del cantiere e come sia poi precipitato nella buca: secondo le prime ipotesi, quella che l’area del cantiere non fosse recintata in maniera adeguata

A 40 anni di distanza, s’è sfiorata una tragedia analoga.

A Roma, stavolta, un bimbo di tre anni è caduto in un pozzo di raccolta delle acque piovane profondo 5 metri e largo appena 50 centimetri, nell’area di un cantiere in zona Mattia Battistini (Periodico Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Si tratta di una produzione Sky Original, in occasione dei 40 anni dalla morte del piccolo Alfredino Rampi Quando inizia "Alfredino: una storia italiana": puntate. (Gazzetta del Sud)

Alfredino riusciva a comunicare con la madre e i soccorritori, ma con le ore le sue condizioni iniziarono a peggiorare. Per 45 minuti parlò con Alfredino: “Gli ho pulito bocca e gli occhi dal fango“, raccontò tempo dopo. (MeteoWeb)

Quello di Franca Rampi "è' stato forse il ruolo più difficile della mia vita. Tra gli ospiti all'anteprima anche tanti volontari del Centro Rampi, tra i quali l'associazione, Psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi: "E' una delle sedi - spiega il presidente Michele Grano - che compongono la grande famiglia del Centro. (Ansa)

Da quella scomparsa, di un bambino meraviglioso com’era Alfredo, si sono gettate le basi per la costruzione del Centro Alfredo Rampi (che promuovere la prevenzione dal rischio ambientale e un miglioramento del soccorso nelle emergenze, ndr) e della Protezione civile”. (Radio Colonna)

Da quella scomparsa, di un “bambino meraviglioso“, si sono gettate le basi per la costruzione del “Centro Alfredo Rampi“. Competenza e capacità. Pertini, infatti, raccolse l’appello della mamma di Alfredino, Franca Rampi. (In Terris)

Spettacoli. TELEVISIONE «È stato un bel salto nel buio, doloroso, dal quale ho dovuto prendere le distanze. Sin da subito ho dovuto ragionare come se fosse un film interamente di finzione. (Metro)