La guerra tra i clan per il controllo della droga: 39 arresti

Grandangolo Agrigento INTERNO

La banda poteva contare sulla disponibilita’ di armi da utilizzare per assicurare un efficace controllo del territorio e del mercato dello spaccio.

Alcuni indagati sono finiti in carcere, altri ai domiciliari, ad altri ancora e’ stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

A controllare il traffico di droga in citta’, oltre al clan Arrigo e alle “cellule” che gravitavano attorno ad esso, era l’organizzazione criminale che faceva capo ad Antonio Bonanno. (Grandangolo Agrigento)

La notizia riportata su altri media

Le vetture rubate venivano trasferite presso un autodemolitore del Foggiano, il quale provvedeva allo smontaggio dei pezzi e alla rivendita in un mercato parallelo. I carabinieri hanno documentato vari furti di autovetture, per un valore complessivo stimato in circa 200. (LaPresse)

Un controllo per mero scrupolo voluto dall’assessore Salvatore Mondello e dal dirigente del Comune Antonio Amato, poco prima dell’apertura delle due rampe, fece scoprire che quel viadotto, pur se mai utilizzato non era percorribile. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

A Giostra, “le donne dello spaccio” avevano un ruolo di tutto rispetto. Quanto al secondo gruppo, quello retto da Antonio Bonanno, ritenuta organica ad esso Veronica Vinci, «deputata a tenere la cassa dell’associazione e a riscuotere il provento dell’attività illecita» (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Lo ha detto il Direttore Centrale dell’Anticrimine Francesco Messina, riferendosi all’operazione Market Place che ha portato all’arresto di 52 persone nella città dello Stretto (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Altro personaggio emerso dalle indagini, secondo le quali gestiva un punto vendita di droga sempre nello stesso complesso di case popolari, era Gianluca Siavash All’interno di ciascun appartamento adibito a rivendita e gestito da uno dei componenti della banda che aveva messo a disposizione la sua abitazione, con la collaborazione del nucleo familiare, l’attività di spaccio veniva garantita giorno e notte. (Livesicilia.it)

La squadra mobile ha svolto una attività emblematica sotto il profilo delle tecniche di polizia giudiziaria. Lo Stato afferma di aver riconquistato un pezzo della città di Messina, quella "Scampia dello Stretto" punto nevralgico del traffico di droga. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)