Pagamenti con bancomat per professionisti e imprese: perchè conviene

Corriere della Sera INTERNO

Finora capitava spesso di non poter pagare con bancomat o carta di credito una prestazione professionale o un lavoro svolto da un artigiano.

Dunque, professionisti e imprese sono obbligati ad accettare i pagamenti con moneta elettronica per potere accedere a questo nuovo credito d’imposta.

Da oggi più moneta elettronica e meno contanti anche negli studi professionali e nelle imprese.

La motivazione era semplice: i professionisti lamentavano un costo aggiuntivo dei pos e quindi una scarsa convenienza alla moneta elettronica. (Corriere della Sera)

Su altri media

La decisione è stata presa per incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici e contrastare l’evasione. Inizialmente una norma prevedeva sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti che rifiutavano i pagamenti con Pos ma la conversione in legge, l’art. (Calabria News)

Vediamo quali sono.Dal 1° luglio, il tetto all'uso del contante torna a scendere da 3 a 2 mila euro. In base a questi dati, i commercianti potranno determinare la base di costi sostenuti sulla quale applicare il credito d'imposta al 30%. (la Repubblica)

I due provvedimenti, com’è noto, sono entrambi finalizzati a incentivare i pagamenti nelle forme tracciabili e quindi non suscettibili di evasione fiscale. Credito d’imposta su pagamenti, come funziona. (Wall Street Italia)

Nelle seguenti righe vi spieghiamo come prelevare sopra il limite nel pieno rispetto delle leggi fiscali e cosa riguarda la nuova normativa sull’uso di contante. A partire dal prossimo 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021, i trasferimenti di denaro contante non potranno superare la soglia di 1.999,99 euro. (Proiezioni di Borsa)

Pagamenti in contanti, le novità dal 1° luglio 2020: occhio anche ai prestiti familiari. Cosa cambia, dunque, in sostanza? Per effettuare pagamenti pari o superiori a duemila euro, da mercoledì 1° luglio bisognerà usare strumenti tracciabili come bonifici, assegni, bancomat o carte di credito. (Today.it)

Sarà poi l'albergatore a recuperare quella cifra in forma di credito d'imposta. Pagamenti con Pos, dall'1 luglio credito d'imposta del 30%. (Corriere dell'Umbria)