Prato: «Aiuto, mi hanno sparato» ha detto prima di morire. Caccia a due killer

Firenze Post SALUTE

Subito dopo i due killer sarebbero fuggiti a piedi per poi allontanarsi a bordo di un’auto posteggiata nelle vicinanze.

– Prima di morire è riuscito a sussurrare: «Aiuto, mi hanno sparato».

I carabinieri starebbero dando la caccia a due killer.

La vittima era stato per lungo tempo proprietario di una palestra nel vicino paese di Poggio a Caiano.

Mentre i carabinieri stanno dando la caccia ai due killer, si cerca di capire anche il movente dell’omicidio

(Firenze Post)

Ne parlano anche altre fonti

Le ultime parole: «Mi hanno sparato, salvatemi». Raccontano i testimoni di averlo sentito gridare terrorizzato quel ragazzone che non aveva paura di nessuno. di Marco Gasperetti. Il 38enne, personal trainer e titolare di una palestra, è stato ucciso ieri in provincia di Prato (Corriere della Sera)

Nelle sette ore di interrogatorio il fermato che ha piccoli precedenti per droga, avrebbe ammesso di essere stato presente a Comeana in occasione del delitto, addebitando però la responsabilità dell’omicidio all’uomo che era con lui, tuttora ricercato dai carabinieri. (tvprato.it)

Il fermato, che comparirà di fronte al gip per la convalida nei prossimi giorni, è stato interrogato nella caserma dei carabinieri fino alle sei del mattino confermando che Marrucci era insieme a lui quando si è presentato a casa di Gianni Avvisato La pistola, una calibro 9, usata dall’assassino non è stata ancora rintracciata dai carabinieri. (La Nazione)

E’ stato lui stesso a chiamare il 118 ma quando i soccorsi sono arrivati sul luogo del delitto l’uomo era già morto. “Aiuto, aiuto, mi hanno sparato”. (Zoom24.it)

Il presunto killer, di 55 anni, ha numerosi precedenti penali come rapine, risse, evasioni e anche un omicidio di un boss della mafia, avvenuto nel 1987. L'uomo, di professione imbianchino, giovedì era insieme al presunto assassino di Gianni Avvisato, il personal trainer di 38 anni ucciso giorni fa sulla porta di casa con un colpo di pistola. (Toscana Media News)

Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip nell’udienza di convalida al tribunale di Prato l’imbianchino di 39 anni arrestato dai carabinieri dopo l’omicidio di Comeana. I difensori del 39enne hanno chiesto al giudice di modificare la misura cautelare dall’arresto in carcere – dove l’imbianchino si trova tuttora – ai domiciliari (tvprato.it)