L’arresto del rapper spagnolo scatena l’ira anti-monarchica

la Repubblica ESTERI

Spagna, terza notte di scontri per l'arresto di Hasel.

Ma in settimana è arrivata anche la conferma di un'altra condanna, questa volta a due anni, per minacce a un testimone in un processo.

In Catalogna, a questo si aggiunge la voglia di rivivere lo spirito dell'ottobre 2019, le violente proteste contro le condanne dei dirigenti politici regionali.

Questa volta, niente estelades, le bandiere indipendentiste, e molta più rabbia contro la polizia

Pugno chiuso e sguardo di sfida, mentre lo portavano in cella Hasel ha gridato: "Morte allo Stato fascista". (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Circa mille persone - secondo la polizia municipale - si sono riunite vicino alla stazione di Sants e hanno marciato verso il centro. I dimostranti continuano a chiedere il rispetto della libertà d'espressione e la scarcerazione del rapper Pablo Hasél. (Sky Tg24 )

Gli imprenditori catalani chiedono alle autorità regionali e locali un intervento urgente per riportare la situazione sotto controllo, accusandole di aver mantenuto una linea troppo morbida nei confronti dei manifestanti. (Corriere del Ticino)

PABLO HASEL ARRESTATO PER INSULTI ALLA MONARCHIA E ALLA POLIZIA. Il rapper Pablo Hasel, è stato condannato a nove mesi di carcere per alcuni tweet nei quali insultava la monarchia e i poliziotti, definiti "mercenari di m. (l'Adige)

Intanto la confindustria catalana chiede alle autorità regionali e locali un intervento forte per riportare la situazione sotto controllo. Lo spagnolo, Alto rappresentate dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, molto loquace quando si tratta di altri paesi sembra aver essere quantomeno distratto su quanto accade nel suo paese. (L'AntiDiplomatico)

Ancora disordini e saccheggi in centro a Barcellona, in una quinta notte di proteste dopo l'arresto del rapper Pablo Hasél. A Barcellona, circa 6000 persone - secondo la polizia municipale - si sono riunite per manifestare il proprio dissenso rispetto alla decisione dei giudici di condannare Hasél per «apologia di terrorismo» e «vilipendio alla monarchia e alle istituzioni dello Stato». (Ticinonline)

Condividi. Nella metropoli catalana la domenica era iniziata con una protesta pacifica con alcuni artisti di strada che avevano dato voce al dissenso attraverso murales critici nei confronti del re Felipe VI e di suo padre, Juan Carlos I, in solidarietà con il rapper. (Rai News)