Franco: “L’Ecofin troverà una soluzione sul patto di stabilità, ma il nostro debito non è un problema”

La Stampa ESTERI

Il ministro si è detto però «tranquillo» che l’Ecofin troverà una soluzione «come sempre».

Anche per questo Franco ha sottolineato che quella della riduzione di deficit e debito «è una strada che seguiamo comunque.

L’assetto delle regole potrà più avanti dirci se andare più veloci o più lenti, ma non è la nostra maggiore preoccupazione in questo momento.

Sulla riforma del Patto di stabilità «c’è un atteggiamento di dialogo, nessuno, neanche i firmatari della lettera (i Paesi frugali, ndr), è intervenuto in modo chiuso. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

E se guardiamo alle necessità di investimenti pubblici dei prossimi anni - ha proseguito - se siamo seri, e siamo seri, dobbiamo evitare quanto avvenuto con la crisi passate in cui, a varie riprese, gli investimenti pubblici sono finti a zero. (ilmessaggero.it)

Il cosiddetto Patto di stabilità e crescita limita i deficit di bilancio al 3 per cento del Pil e cerca di limitare il debito pubblico al 60 per cento. Ma questa clausola resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022, poi si tornerà a Patto di Stabilità, a meno che non ci sia una riforma. (EuropaToday)

Facendo tornare al centro del dibattito temi come la difesa del rigore che la realtà dei fatti ha da tempo mostrato fallaci Il documento austriaco ha ricevuto l’immediato appoggio olandese ed è stato sottoscritto dai ministri di sei Paesi: Finlandia, Slovacchia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia. (InsideOver)

E il terreno di battaglia è la riforma del Patto di Stabilità. Ossia le regole di bilancio che hanno riguardato i Paesi europei e l’Italia in particolare. (La Repubblica)

Il Patto di stabilità, secondo gli autori, avrebbe già sufficiente flessibilità e sarebbe, invece, più opportuno limitarsi a scorporare dal calcolo sul deficit gli investimenti “green”. La riforma del patto di stabilità è già nell’agenda del premier Mario Draghi che più volte ha confermato la necessità di ammorbidire le regole europee dopo il Covid (Wall Street Italia)

Insomma, "l'ombrello protettivo" imposto per far fronte al dramma sanitario ed economico del Coronavirus sta per chiudersi. "Dobbiamo creare spazio per investire in aree che potenzialmente possono creare posti di lavoro, come la transizione verde e digitale. (LiberoQuotidiano.it)