Oleggio Castello, identificato il teschio trovato nel bosco: è di un uomo ucciso 20 anni fa

Novara Today INTERNO

Il suo teschio è stato ritrovato a distanza di 20 anni, ma nessuno sarà accusato del suo omicidio.

Nell'aprile del 2021 un uomo che stava passeggiando nei boschi tra Oleggio Castello e Gattico ha notato qualcosa e ha chiamato le forze dell'ordine: si trattava di un teschio umano.

Il ritrovamento del teschio nei boschi. Mohamed Sow, operaio 27enne di origine senegalese, era scomparso il 16 maggio del 2001 dopo un turno di lavoro alla Pulimetal di Paruzzaro (Novara Today)

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Mohamed Sow, l’operaio della Pulimetal di Paruzzaro scomparso al termine di una giornata di lavoro il 16 maggio 2001, è stato ucciso a colpi in testa e poi seppellito a poca distanza dalla ditta, in una fitta boscaglia tra Oleggio Castello e Gattico (La Stampa)

La svolta, grazie alle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano, non consentirà di riaprire il caso. Sono di Mohamed Sow, operaio senegalese scomparso 20 anni fa, i resti trovati ad aprile nei boschi di Oleggio, in provincia di Novara. (La Repubblica)

Sono di Mohamed Sow, operaio senegalese scomparso 20 anni fa, i resti trovati ad aprile nei boschi di Oleggio (Novara). La svolta, grazie alle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano, non consentirà di riaprire il caso. (Il Messaggero)

Secondo quanto raccontato dai suoi resti, infatti, l’uomo sarebbe stato ucciso a colpi in testa e poi seppellito a poca distanza dalla ditta in cui lavorava. La mattina del 16 maggio 2001 Mohamed era uscito, come sempre. (Corriere della Sera)

Secondo gli inquirenti Rettura e Fedele avrebbero ucciso Sow e ne avrebbero fatto sparire il cadavere, che però non era stato mai ritrovato. Per la scomparsa dell’operaio furono indagati i titolari della ditta Pulimetal, di proprietà di due calabresi di Taurianova, Rocco Fedele e Domenico Rettura. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

La perizia si è basata sul confronto con le radiografie alle quali il giovane si era sottoposto in un incidente stradale un anno prima della sua scomparsa. Lo ha reso noto la procura di Verbania dopo l’esito dei risultati delle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano, diretto da Cristina Cattaneo. (Il Fatto Quotidiano)