Cingolani è rimasto alle guerre puniche: prima le persone, poi le competenze

L'HuffPost INTERNO

Il secondo concetto che verrebbe da ribadire dopo aver ascoltato le parole di Cingolani è che no, neanche il mercato del lavoro oggi funziona davvero per competenze.

Oggi i giovani spesso non guardano nemmeno più molto al lavoro come carriera, ma come “modo di stare al mondo”.

Se dobbiamo ripensare la scuola e il mercato del lavoro, faremmo meglio a farlo intorno alle persone; ai loro valori, interessi, vocazioni, motivazioni

Nessuno impara cose complesse o fa un lavoro davvero generativo per paura e non per scelta; perché qualcuno glielo ha detto e non perché lo sente come suo. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Ministro farebbe bene ad informarsi meglio” Di. “Studiare quattro volte le guerre puniche? Le guerre puniche rientrano nei programmi della scuola elementare e poi si studiano di nuovo al primo anno delle superiori”. (Orizzonte Scuola)

La parola «digital manager», invece, suona fredda. A meno che non si laurei in Storia romana, su quelle striminzite paginette ci capita due volte in tutta la vita, massimo. (il Giornale)

Luciano Canfora replica a Roberto Cingolani e per rispondergli usa la vena dell'ironia. Quindi è un estremista di sinistra, bisogna avvisare Draghi che magari si allarma». (La Stampa)

C’è una bellissima citazione di Franco Cardini (storico) che taglia corto sulla disputa su studi tecnici o classici. Cingolani, laureato in fisica e docente di fisica, reputa inutile studiare quattro volte le guerre puniche nel corso del ciclo scolastico. (Il Secolo d'Italia)

E si vede, si potrebbe dire, anche perché se la prende proprio con le Guerre puniche, nel corso della quali, nella Seconda in modo particolare, si insinua la figura di Archimede che di tecnologia era accademico e premio Nobel dei suoi tempi. (Tecnica della Scuola)

Ma Cingolani segue le richieste di mercato degli industriali, che vorrebbero sempre avere a disposizione tecnici usa e getta. La cosa paradossale è che questo Cingolani come ministro della transizione ecologica dovrebbe essere quello che più pensa al futuro, mentre invece continua a propagandare il peggiore presente. (L'AntiDiplomatico)