Giustizia, quali sono le riforme della ministra Cartabia per ottenere il Recovery

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Giustizia, le riforme nel dettaglio: sono le riforme della ministra Cartabia per ottenere il Recovery. Ma quali sono, nel dettaglio, le riforme su cui hanno lavorato la ministra Marta Cartabia e i suoi collaboratori?

Sotto la lente d’ingrandimento c’è la riforma della magistratura onoraria, volta a snellire i tempi della giustizia: è forse quella col peso maggiore tra le condizioni per ottenere i fondi del Recovery. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Ancora una volta, così come accaduto in materia di eutanasia, sarà il Parlamento a dover intervenire, entro un anno, sul punto 48 ore di studio e confronto interno che devono aver convinto il Movimento sulle reali intenzioni della Guardasigilli: archiviare la riforma Bonafede, considerata un obbrobrio giuridico da gran parte dei giuristi. (Il Dubbio)

L’obiettivo è, in cinque anni, di accorciare del 40% i tempi dei processi civili e del 25% di quelli penali. È chiaro che quello della Guardasigilli è un appello alla coscienza nazionale dei partiti, ma l’ex presidente della Corte Costituzionale sa quanto la politica si sia divisa nei decenni scorsi sulla giustizia. (L'Eco di Bergamo)

Non c’è riforma del processo se non vengono fissati termini perentori alla durata delle indagini preliminari. Quindi auguri alla ministra Cartabia e alla sua riforma, perché si ricordi che il suo ruolo è politico, prima che tecnico-giuridico (Il Riformista)

La riforma delle riforme. La riforma dovrà riguardare prima il processo penale, poi i metodi di elezione del Consiglio Superiore della Magistratura e infine il processo civile. (il mio giornale)

Le leggi delega per la riforma dei processi civili, penali e del Csm devono essere approvate entro il 31 dicembre, pena il blocco dell'intero pacchetto di risorse (TG La7)

Come raccontato dal sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, “il referendum non danneggerà il processo di riforma: la democrazia diretta è sempre un plus, se esercitata nelle forme previste dalla Costituzione Come se non bastasse, a creare ulteriore caos ci si mette la Lega di Matteo Salvini che propone un referendum sulla riforma della giustizia. (LA NOTIZIA)