Regione. Musumeci “tradito” azzera la Giunta | Radio RTM Modica

Radio RTM Modica INTERNO

Musumeci non lascia, raddoppia, rilancia, perché Musumeci sa di avere dalla sua parte la stragrande maggioranza del popolo siciliano al di là dei partiti».

Il presidente Nello Musumeci si ritiene tradito dai suoi allenati dopo che 7 deputati della maggioranza non hanno dato la fiducia per la delega alle votazioni per il Quirinale e azzera la Giunta con un annuncio su Facebook.

Qualcuno ha scritto Musumeci si dimette e molla: ci vogliono ben altri ostacoli, non saranno alcuni atti di viltà politica a condizionare le mie scelte. (Radio RTM Modica)

Su altri media

Secondo indiscrezioni Musumeci deve decidere se dimettersi o se azzerare la Giunta lasciando solo alcuni 'fedelissimi'. I votanti all’Ars sono stati 67 ed il più votato è stato Gianfranco Miccichè, con 44 preferenze. (RagusaNews)

La pausa di riflessione che il presidente della Regione siciliana, di fatto sfiduciato in aula, ha annunciato è semplicemente ridicola. Lupo. “Se Musumeci, come dice, ha preso ‘atto dell’esito del voto e del suo significato politico’ si dimetta subito. (Livesicilia.it)

GrandangoloAgrigento il sito online di notizie di Agrigento e della provincia. (Grandangolo Agrigento)

Pubblicità. Lo ha detto all’Ansa il presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, a proposito del voto per i grandi elettori e delle conseguenze sulla tenuta della coalizione con il governatore Nello Musumeci, giunto terzo, furioso per lo sgarbo istituzionale subito da alcuni deputati della sua maggioranza. (La Sicilia)

Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo il voto all'Ars sui grandi elettori per l'elezione del Capo dello Stato che ha visto il governatore incassare solo 29 voti, meno del delegato dell'opposizione. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Quando si è trattato di votare i delegati all’elezione del presidente della Repubblica, per prassi l’Assemblea regionale siciliana ha sempre designato il proprio presidente, il presidente della giunta e un rappresentante dell’opposizione. (Il Fatto Quotidiano)