L'appello del farmacista: "Troppi clienti vengono per acquisti non urgenti: adesso basta"

La Nuova Provincia - Asti INTERNO

“Molti clienti anziani vengono tutti i giorni per chiederle e anche questo non va bene” ha sottolineato Vola.

Non va bene perché c’è troppa gente che viene in farmacia per delle cose che non sono assolutamente fondamentali.

Non è possibile vedere arrivare tutta questa gente per fare delle richieste non stupide, ma non urgenti”.

Il dottor Vola ha concluso il video in maniera inequivocabile: “Iniziamo a fare la conta dei nostri pazienti, amici, clienti ricoverati e positivi, in difficoltà, malati. (La Nuova Provincia - Asti)

La notizia riportata su altri media

«A volte i pazienti vengono qui agitatissimi, irriconoscibili per noi che li conosciamo da tanti anni, articolano male le parole e sono in preda a stati di ansia, fanno domande in continuazione. È una routine forzata e dignitosa quella a cui si sono obbligati i clienti della farmacia di Nino Annetta a Villa Gordiani, nel quartiere Prenestino a Roma. (Il Messaggero)

«Assieme alla vicepresidente Schlein - prosegue Donini - abbiamo già proposto un protocollo che definisce le modalità operative per la consegna dei farmaci e di altri prodotti terapeutici direttamente al domicilio del paziente. (IlPiacenza)

“Alcune farmacie ospedaliere non hanno potuto usufruire di scorte adeguate, non solo per supportare in modo fattivo e tempestivo le improvvise carenze ne reparti afferenti, ma anche per proteggere lo stesso personale impiegato nelle Farmacie ospedaliere (farmacisti dirigenti, amministrativi, addetti alla movimentazione merci) – lamenta il sindacato -. (Il Caffè.tv)

Il giorno dopo altre decine di pazienti, soprattutto da Nembro, si sono presentate da noi con febbre alta e congiuntivite». Un tempo neanche troppo lontano ogni farmacia aveva in dotazione almeno una decina di bombole, poi una disposizione di legge ha modificato tutto. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

“Purtroppo – coninua Brescia – in occasione di questa epidemia da Covid19, diffusasi in maniera così rapida e generalizzata, le Farmacie hanno avuto enormi problemi nell’approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale. (La ringhiera)

"Insulto ai farmacisti". “Ma lo riteniamo anche un insulto alla categoria dei farmacisti, che sono invece in prima linea in questa battaglia, che è di tutti. Ci spiace dirlo, perché siamo consapevoli dello sforzo enorme che le istituzioni stanno sostenendo in questo momento e gliene siamo grati. (BolognaToday)