L'assedio dell'acciaieria in 14 scatti. L'addio particolare di Orest, il soldato del Battaglione Azov diventa…

L'HuffPost ESTERI

Così, Dmytro Kozatsky - nome di battaglia Orest - ha salutato su Twitter il posto in cui ha trascorso gli ultimi tre mesi della sua vita.

"Grazie per il rifugio, Azovstal è il luogo della mia morte e della mia vita".

Ora, per ordine del comando militare ucraino, i pochi resistenti rimasti a combattere si apprestano a lasciare l'acciaieria

(L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Ma oggi i difensori di Azovstal hanno ricevuto l'ordine di smettere di combattere. La foto che meglio mi descrive, perché anche nella parte più orribile riesco a trovare qualcosa di meraviglioso. (la Repubblica)

"Il Battaglione Azov ha minacciato Zelensky". Guarda il video di Caracciolo a Otto e mezzo. (Liberoquotidiano.it)

Nelle immagini del Cremlino vengono mostrati i soldati mentre vengono identificati uno a uno e controllati dall’esercito russo all’esterno prima di essere trasportati in prigionia. Le immagini seguono l’annuncio del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu che, citato dall’agenzia Tass, ha annunciato a Vladimir Putin di aver preso il «totale controllo» dell’impianto. (Open)

Dopo oltre due mesi di assedio, gli ultimi soldati asserragliati all’Azovstal si arrendono e Mosca annuncia il pieno possesso dell’acciaieria. Nella serata di ieri Mosca ha annunciato il pieno controllo dell’acciaieria, sostenendo come siano usciti dalla fabbrica 2439 combattenti (OGGI)

Una frase d’addio brevissima per una storia lunga, dolorosa, enorme: «Bene, questo è tutto. Grazie dai rifugi di Azovstal, il luogo della mia morte e della mia vita». (OGGI)

L’acciaieria Azovstal è stata “liberata” dagli ultimi combattenti ucraini e la città di Mariupol è adesso completamente sotto il controllo dell’esercito russo. Oggi, 20 maggio, si è arreso l’ultimo gruppo di 531 combattenti”, ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. (InsideOver)