Crisanti come Galileo, il professore denunciato dalla Regione Veneto per il suo studio sui test rapidi inaffidabili

Il Riformista INTERNO

Secondo Luciano Flor, direttore generale della Sanità regionale ed ex dell’Azienda ospedaliera di Padova, questo studio non esisterebbe.

Bisogna fare un passo indietro e tornare alle critiche rivolte dal professore alla gestione dell’epidemia di Coronavirus da parte della sanità veneta.

Proprio sullo studio di Crisanti è basata l’inchiesta del sostituto procuratore di Padova Benedetto Roberti, che dovrà accertare se i test rapidi siano affidabili

Nella trasmissione Crisanti ha parlato di uno studio da lui condotto all’ospedale di Padova che dimostra come i test antigenici rapidi non intercettino il 30% dei positivi. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“È dai tempi dell’inquisizione contro Galileo che non si impugna il lavoro di un ricercatore - commenta il microbiologo - Se andranno avanti si renderanno ridicoli davanti alla comunità scientifica internazionale”. (Sky Tg24 )

PER APPROFONDIRE I test rapidi del Veneto sono sotto inchiesta: tutte le accuse ipotizzate dalla Procura. Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione. (la tribuna di Treviso)

Lo scrive www.ilrestodelcarlino.it/padova. L’ipotesi di reato è di diffamazione alla Sanità regionale, della quale Crisanti, direttore dell’Istituto di microbiologia dell’Università di Padova, è dipendente. (Imola Oggi)

“E' dai tempi di Galileo che una procura non si occupa di giudicare un articolo scientifico". Secondo il braccio operativo della Regione Veneto, il professore non ha rispettato il codice comportamentale dovuto a un dipendente e gettato discredito sul piano anti Covid del Veneto. (Tiscali Notizie)

Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione (La Nuova Sardegna)

Lo studio non c’era – sottolinea ancora una volta Luciano Flor – e, se lo studio non c’è, io non posso certo dire altro. (La Piazza)