Tratta, prostituzione e riduzione in schiavitù: otto arresti a Catania
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L’operazione é stata denominata “Bokluk” – spazzatura in lingua bulgara – perché gli indagati erano soliti apostrofare con tale espressione le donne sottoposte al loro dominio
Nel contesto dell’esecuzione si è proceduto al sequestro di materiale comprovante lo sfruttamento della prostituzione a opera degli indagati, telefoni cellulari e danaro in contante.
Un altro soggetto, di origine bulgara, indagato per i medesimi reati e destinatario della misura cautelare in carcere, risulta al momento irreperibile ed é attivamente ricercato. (CataniaNews.it)
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“La ragazza – è spiegato dalla Dda – era maltrattata dall’intero sodalizio, che, approfittando dell’estrema vulnerabilità, dovuta alla sua condizione di donna, straniera e affetta da un grave e limitante handicap”. (BlogSicilia.it)
Le vittime garantivano al gruppo criminale un introito costante di circa 1.400 euro a settimana ciascuna. Un decimo indagato è al momento irreperibile Nei loro confronti sono stati eseguiti un fermo emesso dalla Dda della Procura e un’ordinanza di custodia cautelare del Gip. (Siracusa Press)
Otto persone sono finite in manette. Una vera e propria organizzazione criminale dedita alla prostituzione e alla tratta di esseri umani quella scoperta e smantellata a Catania dagli uomini della squadra mobile. (Tuscia Web)
Gli arresti. Gli arrestati sono 9 persone, tutte con l’accusa di riduzione in schiavitù e associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione; reati aggravati dalla transnazionalità. (Fidelity News)
Importo derivante da un'attività quotidiana di prostituzione che andava dalle 19 alle 4.30 della notte I provvedimenti sono stati eseguiti dalla polizia e riguardano il 42enne Emil Milanov, la 31enne Milena Milanova, detta Miriam; Maria Kozarova, 27enne detta Zina e la 43enne Elena Angelova. (MeridioNews - Edizione Catania)