Matteo Renzi, la moglie Agnese positiva al Covid dopo il vaccino

DiLei INTERNO

In quanto insegnante, aveva già ricevuto il vaccino di AstraZeneca: “Ma si può prendere il Covid anche dopo il vaccino” – ha concluso suo marito.

editato in: da. Agnese, la moglie di Matteo Renzi, è risultata positiva al Covid.

Il primo a contrarre la malattia in casa Renzi è stato il figlio Emanuele, di 18 anni: il ragazzo non ha, a quanto pare, avuto sintomi allarmanti.

Matteo Renzi ha voluto dunque lanciare un appello ai telespettatori: “Quello che voglio dire è: siate prudenti e vaccinatevi

È probabile infatti che Agnese abbia fatto soltanto la prima dose – il siero AstraZeneca ha tempi di richiamo piuttosto lunghi. (DiLei)

La notizia riportata su altri giornali

Il senatore gioca di sponda con Matteo Salvini e invoca un segnale deciso per uscire “dal tunnel di questa lunga depressione“. Matteo Renzi. Riaperture, incontro Draghi-Salvini. Nella giornata dell’8 aprile, il leader della Lega Matteo Salvini incontra il Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sulle possibili riaperture in vista della seconda metà del mese di aprile (News Mondo)

Il noto politico, ex premier, ha poi aggiunto: "Solo allora inizierà l’uscita dal tunnel di questa lunga depressione. Certo, tutto dovrà avvenire in modo ordinato, rispettoso delle regole, con precise procedure sanitarie. (AreaNapoli.it)

Molte volte il Pd avrebbe fatto bene a non ascoltare Matteo Renzi, come quando decise di dar vita al Conte bis. Nel suo ragionamento, Renzi sostiene che il M5s sia in una fase discendente che potrebbe portarlo a uno schianto frontale proprio con il voto amministrativo. (L'HuffPost)

“Certo, tutto dovrà avvenire in modo ordinato – prosegue Renzi – , rispettoso delle regole, con precise procedure sanitarie. 8 Aprile 2021 15:22. “Penso e spero che sia arrivato il momento di iniziare a ripartire”: è quanto affermato da Matteo Renzi che ha sottolineato la sua fiducia nei confronti del premier Draghi. (Stretto web)

Fino a ieri forse il PD poteva un poco soffrire della competizione di Italia Viva come “partito delle idee” contro la sua immagine di partito di apparato. Troppo poco per pesare se decide di starsene da parte, altrimenti deve scendere nel gioco delle coalizioni e rimangiarsi le snobberie. (Quotidiano del Sud)

Per adesso i dissidi interni al Pd si sono placati ma se, a ottobre, il Pd dovesse perdere, e magari perdere male, a Roma, Napoli e addirittura Bologna, la segreteria Letta subirebbe un colpo non da poco. (QUOTIDIANO.NET)