Cos’è il Passenger Locator Form per i viaggi all’estero e in quali Paesi si usa

QuiFinanza INTERNO

Il Passenger Locator Form sostituisce in Italia l’autodichiarazione per gli spostamenti, che comunque può essere compilata prima del viaggio in casi eccezionali come possibili impedimenti tecnologici.

In molti non hanno potuto prendere il volo o imbarcarsi per la destinazione delle vacanze perché non avevano compilato correttamente il Passenger Locator Form, il modulo per la localizzazione del passeggero, noto anche come Passenger Locator Card. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Chi si imbarca il giorno precedente all’arrivo potrà mostrare la prima e-mail di conferma dal momento che riceverà il QR code solo durante il viaggio. Per dubbi su come si compila il Plf Italiano, qui trovate la guida completa del Ministero della Salute. (DOVE Viaggi)

Il caso degli italiani in partenza per la Grecia bloccati in aeroporto perché non avevano compilato il Passenger Locator Form è emblematico. La variante Delta e il numero dei contagi in salita, però, stanno complicando le cose e alcuni paesi richiedono anche dei documenti in più. (Investire Oggi)

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Può essere chiesto a chiunque entri in uno dei Paesi dell’Ue ed è stato varato il 17 marzo 2021 dalla Commissione europea. Le regole variano da Stato a Stato: la Grecia, ad esempio, richiede che sia compilato il giorno antecedente la partenza. (Corriere TV)

È necessario compilare un modulo per ciascun passeggero adulto Il dPLF andrà inviato obbligatoriamente prima dell’imbarco. (BergamoNews.it)

Come riporta il nostro portale NewsPrima, tutti questi Stati richiedono il PLF sia per i viaggi in aereo, sia per quelli via mare sia per quelli via terra. A QUESTO LINK trovate invece l’elenco degli Stati che hanno adottato un proprio Plf nazionale e le tipologie di viaggio per cui è richiesta la certificazione. (Prima Pavia)