Legge elettorale, la Consulta boccia il referendum: «Inammissibile»

Il Gazzettino INTERNO

Non si terrà il referendum sulla legge elettorale sostenuto dalla Lega per abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro.

La Consulta boccia il referendum sulla legge elettorale.

Ultimo aggiornamento: 18:09.

La Corte costituzionale lo ha dichiarato inammissibile perché «eccessivamente manipolativo».

Il quesito referendario era stato proposto da otto consigli regionali (di Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria), tutti guidati dal centro-destra. (Il Gazzettino)

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E allora mettiamoci al lavoro seriamente, e in Parlamento, coinvolgendo tutte le forze politiche, per dare al Paese una legge elettorale pensata davvero per la gente. “La Corte Costituzionale ha bocciato il referendum, richiesto anche dalla Regione Liguria, per una legge elettorale maggioritaria. (IVG.it)

In via preventiva la corte ha anche bocciato il conflitto di attribuzione che 7 regioni su otto avevano presentato il 7 gennaio. (BergamoNews.it)

Con questa motivazione la Corte costituzionale ha bocciato il referendum elettorale della Lega che puntava a cancellare la quota proporzionale del “Rosatellum”, rendendo l’Italia molto simile alla Gran Bretagna. (La Stampa)

"Per garantire l'autoapplicatività della 'normativa di risulta' - richiesta dalla costante giurisprudenza costituzionale come condizione di ammissibilità dei referendum in materia elettorale - il quesito investiva anche la delega conferita al Governo con la legge n. (Il Friuli)

Ora, tensioni di maggioranza permettendo, potrebbe farsi più semplice l’iter del Germanicum, la riforma elettorale proporzionale proposta dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia (M5S). (YouTrend)