L’embargo UE sulle importazioni dei prodotti raffinati russi stravolge gli assetti economici mondiali

MeteoWeb ECONOMIA

MeteoWeb Il conflitto Russia-Ucraina conferma la dipendenza dell’Unione Europea (UE) sulle importazioni di combustibili fossili dalla Russia. In un recente studio pubblicato recentemente, intitolato “Carbon emissions and economic impacts of an EU embargo on Russian fossil fuels“, viene posto l’accento sul delicato equilibrio generale relativo all’emissioni di CO 2 per il prodotto interno lordo degli Stati europei, durante l’embargo dei combustibili fossili provenienti dalla Russia. (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altri media

Il provvedimento assunto contro lo Stato di Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina rischia di avere degli effetti non indifferenti sui bilanci delle famiglie, dato il caro carburanti presso le stazioni di rifornimento. (ClubAlfa.it)

Una notizia non scontata visto che dal 5 febbraio è operativo l'embargo sui prodotti petroliferi russi deciso dai Paesi dell’Unione Europea come sanzione per l’invasione dell’Ucraina. Dal 5 dicembre scorso è attivo il bando alle importazioni di petrolio russo, da ieri è entrato in vigore uno stop analogo che colpisce anche i prodotti raffinati e in particolare il gasolio, quello importato dalla Federazione Russa valeva il 40% delle importazioni totali dei paesi europei. (La Gazzetta dello Sport)

Si temono nuovi rincari della benzina con l'embargo scattato il 5 febbraio sui prodotti raffinati russi, mentre a causa del forte terremoto sono state sospese le esportazioni di petrolio attraverso l'oleodotto che collega la regione del Kurdistan iracheno alla Turchia e le attività presso il terminale petrolifero turco di Ceyhan (Milano Finanza)

Dopo lo stop al petrolio russo dello scorso 5 dicembre, con quello dei prodotti raffinati si temono adesso immediati rincari dei prezzi alla pompa, soprattutto in Italia dove non è stato rinnovato il taglio delle accise sui carburanti. (PMI.it)

A cura di Annalisa Girardi Scatta l’embargo ai derivati del petrolio russo: si temono nuovi rincari per i carburanti Dal 5 febbraio è scattato l’embargo dell’Unione europea ai derivati del petrolio russo. (Fanpage.it)

Prezzi dei carburanti in calo, petrolio sostanzialmente stabile sia in Europa sia negli Stati Uniti. Chi pensava all’ennesimo sconquasso sui mercati dell’energia, dopo l’embargo ai prodotti petroliferi russi raffinati, scattato domenica scorsa, ha sbagliato di grosso. (Liberoquotidiano.it)