Dal nido alla prima media domani in classe, ma c’è preoccupazione per l’apprendimento

La Stampa SALUTE

E c’è preoccupazione per i ragazzi.

Domani, finite le vacanze di Pasqua, ancora una volta la scuola ricomincia.

E se da una parte un po’ di sollievo c’è, dall’altra restano preoccupazioni e proteste.

Li teniamo sulle spine, altrimenti… Quest’anno li hanno lasciati a casa mentre fuori di pomeriggio c’era il mondo»

Alla Nigra abbiamo iniziato per primi, a settembre, poi abbiamo dovuto lasciare a casa le seconde e le terze medie. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Il sindaco Sergio Ferrari, preso atto che ad oggi, nel territorio comunale, sulla base dei dati forniti dall’ASP di Crotone, si registrano focolai da virus COVID-19, in costante aumento e persiste un rischio estremamente elevato di ulteriore diffusione del virus, malgrado le misure di prevenzione e contrasto adottate nel corso delle settimane precedenti. (Il Cirotano)

Se è positivo un docente. In questo caso, anche se l’insegnante ha sempre usato la mascherina e mantenuto il distanziamento, tutti gli alunni sono considerati contatti stretti. In caso di variante, Ats sottoporrà il caso a tampone molecolare in sostituzione dell’intigenico. (Prima Lodi)

Con i programmi già ridotti all’osso, il rischio di perdere un’intera generazione è molto alto. ASCOLTA LA STORIA SUL PODCAST. Solo chi ha alle spalle un background solido riesce a rimanere a galla: gli altri non possono che restare indietro, nonostante l’impegno dei genitori. (il Giornale)

Non riapriranno in tutti i comuni del napoletano le scuole nella giornata di mercoledì 7 aprile. Anche a Casamarciano attività didattica in presenza sospesa dal 7 al 17 aprile, come stabilito dall'ordinanza del sindaco Carmela De Stefano. (NapoliToday)

Per le stesse ragioni in quelle regioni in zona rossa potranno accedere ai servizi per la prima infanzia (asili nido, 0-3 anni) anche 212 mila bambini. Da domani mercoledì 7 aprile saranno quasi 5,6 milioni (2 su 3, il 66%) gli studenti che torneranno in presenza a scuola, mentre quasi 3 milioni dovranno continuare a seguire le lezioni in DAD. (Adnkronos)

Non è detto, insomma, che la culpa in vigilando sia l’unica forma di responsabilità da prendere in considerazione Il caso della famiglia dello studente condannata a risarcire il professore che alcuni anni fa era stato “bullizzato” in classe è davvero da manuale. (Tecnica della Scuola)