Eni prova a resistere al Covid: conti sopra attese, ma mercato non digerisce taglio dividendo

Finanzaonline.com ECONOMIA

Hanno fatto molto meglio delle attese le altre divisioni, in particolare G&P con un dato di 218 milioni contro attese per 10 milioni.

L’utile netto adjusted è in rosso di 714 milioni, contro attese di 930 milioni, una differenza notevole (562 milioni nel secondo trimestre 2019).

Non è piaciuta al mercato la notizia del taglio del dividendo a 0,36 da 0,86.

Che il secondo trimestre 2020 non sarebbe stato facile era ben chiaro, anche se Eni è comunque riuscita a battere le stime. (Finanzaonline.com)

Ne parlano anche altre fonti

I conti del semestre evidenziano un utile operativo adjusted di 0,87 miliardi (-81% rispetto al 2019), mentre il trimestre evidenzia una perdita operativa adjusted di 0,43 miliardi. Quanto alla liquidità, Eni si dice ben posizionata per superare l’attuale downturn del mercato grazie alla resilienza del portafoglio di asset oil&gas a contenuto break-even ed alla solida situazione patrimoniale. (QuiFinanza)

Per il 2021 programmati ulteriori 2,4 miliardi di tagli, pari al 30% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano. (Teleborsa)

Sempre nel primo semestre l’utile operativo adjusted è pari a 873 milioni ed è diminuito di 3,76 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2019. A febbraio la cedola del 2020 era invece prevista a 89 centesimi. (Il Fatto Quotidiano)

Eni chiude il «peggior semestre nella storia dell’oil & gas», due materie deprezzate del 57% da gennaio, con un rosso di 7,34 miliardi di euro legato molto a svalutazioni di magazzino. Il primo semestre del 2020 ha rappresentato infatti per Eni il peggior semestre nella storia: rosso di 7,34 miliardi di euro, taglio netto del dividendo, utile operativo in calo. (FormulaPassion.it)

Nel dettaglio, il secondo trimestre ha una perdita netta di 4,4 miliardi, contro l'utile di 424 milioni registrato nello stesso periodo del 2019. Un mix che ha generato svalutazioni per 3,4 miliardi (di cui 2,8 miliardi rilevate nel secondo trimestre) riferite principalmente ad asset oil&gas e impianti di raffinazione. (ilGiornale.it)

In tale scenario "la strategia che Eni ha definito per essere leader nellale consentirà di ottenere un miglior bilanciamento del portafoglio coniugando sempre di più gli obiettivi di redditività e di valore a lungo termine con quelli di sviluppo sostenibile". (Teleborsa)