Il video del marocchino che aggredisce l'assessore leghista

AGI - Agenzia Italia INTERNO

La donna, diplomata ragioniera in Italia, ha spiegato che lei e tutti gli altri familiari della vittima sono cittadini italiani

Poi - questo rimane il dilemma dell'indagine - non si capisce quando parta il colpo e se venga esploso per sbaglio, come sostiene l'assessore leghista, oppure in modo intenzionale.

Non c'è invece il pericolo di fuga, l'altro elemento sulla base del quale può essere disposto un provvedimento restrittivo della libertà. (AGI - Agenzia Italia)

La notizia riportata su altre testate

Sul cartello che accompagna i fiori c’è scritto: «Ti sia lieve almeno la terra, perché per te la vita non è stata lieve, né lieta». Un vizio che forse aveva aggravato i suoi disturbi psichici.A Voghera era arrivato alcuni mesi fa, dopo essere stato cacciato da altre città. (La Provincia Pavese)

È stato ammazzato – ha aggiunto – davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua I parenti della vittima disperati: “Gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone, vogliamo giustizia”. (L'agone)

Purtroppo, le immagini non permettono di capire quando venga esploso il colpo e se ciò accada per sbaglio o sia intenzionale. La Procura di Pavia ha chiesto la conferma degli arresti domiciliari per l’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera che martedì sera ha ucciso con un colpo di pistola un cittadino marocchino. (Notizie - MSN Italia)

Bisogna capire se abbia esibito la pistola prima di ricevere il colpo a mano aperta in una fase di «dissuasione» (ma a che titolo?) Una necessità dovuta alle azioni di controllo sulla pace e serenità di Voghera: «Verifico che tutto sia a posto e i cittadini stiano tranquilli». (Notizie - MSN Italia)

Nessuna attenuante: per gli avvocati che tutelano i parenti della vittima «lo sparo è stato esploso con intenzione». «Abbiamo fatto le foto di tutte le telecamere presenti nella zona e chiesto alla procura di esaminarle – dice l’avvocata Piazza –. (La Provincia Pavese)

Saranno i periti, attraverso la misurazione tra foro d’entrata e linea di tiro, a stabilire la posizione (steso o in piedi) di Adriatici Egli stesso, subito dopo l’omicidio, ha ammesso di avere la pistola carica: “Io giro sempre con il colpo in canna. (Silenzi e Falsità)