Ci siamo: è il vaccine day della scuola

TraniViva SALUTE

Abbiamo reclutato oltre 1600 persone del personale scolastico, soltanto tra quelli under 55, gli over saranno chiamati nei prossimi giorni.

Si parte con il personale della scuola De Amicis.in corso le ultime procedure di allestimento da parte delle associazioni facenti parte della Protezione civile

Vogliamo iniziare a vaccinare da domani, con questi numeri e frequenza, anche gli over 80 e i soggetti fragili. (TraniViva)

La notizia riportata su altri media

Anche per il dg Antonio Sanguedolce il fattore tempo è essenziale per la messa in sicurezza del settore scolastico. Saranno somministrate poco più di un migliaio di dosi nella nostra regione, quindi non è il numero quello che conta in questa giornata. (CoratoLive)

Il Palacarbonara – una delle sedi individuate dal NOA aziendale – permette duttilità e flessibilità utili alla programmazione delle successive giornate dedicate alla vaccinazione degli operatori scolastici”. (LecceSette)

La Regione non ha competenza primaria, non ancora, sulla scuola e deve, pertanto, soggiacere alle disposizioni statali È mancato un po’ di senso pratico che avrebbe permesso di accorciare i tempi e aiutare la scuola a continuare con più sicurezza le lezioni in presenza. (Il Messaggero Veneto)

La comunicazione è giunta questa mattina dalla Regione alle Asl di competenza, a meno di 24 ore dall'appuntamento di domenica 21 febbraio al Palazzetto dello Sport in via Falcone dove è prevista la vaccinazione del personale scolastico di competenza comunale a partire dalle ore 8. (TraniViva)

Quanto ai prof residenti nel Lazio che invece lavorano in altre regioni “le loro vaccinazioni verranno eseguite perchè sono assistiti nel Lazio”, ha detto l’assessore. Sulla vicenda è intervenuto anche l’Anief: “Bisogna trovare un accordo immediato con quei governatori che stanno escludendo docenti e Ata dalla somministrazione dei vaccini (Tecnica della Scuola)

Sembrerebbe sbloccarsi l’accordo con i medici di base mentre la Calabria continua ad accumulare ritardi e non ha ancora predisposto un piano. Si tratta, comunque – spiega Giuffrida – di un metodo provvisorio perché la Regione non ha dato ancora il via definitivo alla campagna di vaccinazione degli ultraottantenni. (Quotidiano online)