L'esecuzione di Mosén Shekari, la marcia dei No Tav, il sogno di Massimiliano e le altre notizie della giornata

Radio Popolare ESTERI

Il racconto della giornata di giovedì 8 dicembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Sdegno per l’uccisione di Mosén Shekari, 23 anni, da parte del regime iraniano. Teheran ha eseguito la condanna a morte decisa ieri con l’accusa di “inimicizia con Dio”. Subito è arrivata la condanna di Germania, Francia, Gran Bretagna. Dall’Italia, silenzio. Perché? Il gelo complica la situazione in Ucraina: in diverse regioni dell’Ovest il ghiaccio danneggia i cavi elettrici e questo si somma ai bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche. (Radio Popolare)

Su altre testate

Nei giorni scorsi Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana, lo aveva detto: da ora in poi si inizieranno a impiccare i volti principali delle proteste che stanno attraversando il Paese. (ilGiornale.it)

È stata eseguita questa mattina in Iran quella che risulta essere ufficialmente la prima condanna a morte di un manifestante fermato nelle proteste che scuotono il Paese da oltre due mesi, dopo la morte della giovane Mahsa Amini, arrestata a settembre per aver indossato male il velo. (Open)

Le immagini pubblicate dal sito web della magistratura iraniana mostrano Mohsen Shekari in tribunale durante il suo processo a ottobre: prigioniero condannato per un crimine presumibilmente commesso durante le proteste in corso nel Paese. (Tiscali Notizie)

Roma, 9 dic. (LaPresse)

La classe dirigente della Repubblica islamica lo sa e gli effetti sono sotto i nostri occhi: da un lato vediamo le prime spaccature interne alla leadership; dall’altro assistiamo alla prima esecuzione capitale di un manifestante”. (L'HuffPost)

Il 23enne è stato giustiziato per aver ferito un membro di una forza paramilitare durante una protesta, hanno riferito l'autorità giudiziaria e l'agenzia di stampa iraniana Mizan Online. (Repubblica TV)