Covid-19, Inps: "Il numero delle vittime è molto più alto"

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Di Covid 19 e con Covid 19, in Italia, si muore molto di più.

Nelle statistiche dell'Inps figurano però quasi 47mila deceduti in piùrispetto alle previsioni (andamento stagionale), che in genere seguono un trend costante.

Il report dell'Inps sulla mortalità nel periodo di picco conferma l'approssimazione dei dati ufficiali forniti dal Dipartimento della Protezione Civile.

Inoltre, anche il luogo in cui avviene il decesso è rilevante poiché, mentre è molto probabile che il test venga effettuato in ambito ospedaliero è molto difficile che questo venga effettuato se il decesso avviene in casa". (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altri media

Questi dati, dice l'Istituto, «sono considerati ormai poco attendibili» perché escludono un’ampia fascia di persone che muoiono in casa e non in ospedale. Perché in Italia la mortalità da coronavirus è così alta e la malattia è così letale per chi contrae il virus. (La Stampa)

Secondo L'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) il conto non torna: mancano quasi ventimila vittime del coronavirus nel conteggio elaborato dalla Protezione civile. E dire che il 2020, tra gennaio e febbraio, si avviava ad essere un anno con una mortalità inferiore a quella attesa, considerando la media tracciata dalla 'baseline' statistica: -8% in media, -7% per gli uomini e -9% per le donne, di cui -9% al Nord, -9% al Centro e -7% al Sud. (la Repubblica)

La stima dell'Inps è in linea con quella elaborata dall'Istat con l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e della quale si attende a breve l'aggiornamento relativo al 30 aprile. Molti epidemiologi hanno dichiarato che è plausibile che il numero dei morti per Covid-19 sia sottovalutato in quanto non tutti i decessi vengono testati con un tampone". (Sky Tg24 )

Secondo un’analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19 redatta dall’Inps, mancano quasi ventimila vittime del coronavirus nel conteggio ‘ufficioso’ redatto in base ai numeri forniti dalla Protezione Civile . (L'HuffPost)

Mancherebbero almeno 20mila morti, facendo riferimento come parametro di valutazione all'analisi della mortalità registrata durante i mesi di diffusione della pandemia. Il periodo dal 1° marzo al 30 aprile 2020 registra un aumento di 46.909 decessi rispetto ai 109.520 attesi. (ilGiornale.it)

A confermare la forte incidenza del coronavirus su questa crescita di decessi rispetto a quelli attesi c'è poi la 'fotografia' territoriale fatta dalll'Inps: "Le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di. (PerugiaToday)