Stop al Referendum della Lega, parla Jari Colla: «Calpestato il popolo»

Termoli Online INTERNO

Abbiamo chiesto un commento al coordinatore regionale della Lega in Molise, l'onorevole Jari Colla: «Trovo incredibile che venga negata al popolo la possibilità di esprimersi a favore di un sistema elettorale utilizzato nei paesi evoluti del mondo.

51/2019 per la ridefinizione dei collegi in attuazione della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari.

Gli italiani hanno le idee chiare, settimana prossima lo dimostreranno in Emilia-Romagna mandano definitivamente in pensione il partito democratico e la sua politica da prima Repubblica». (Termoli Online)

Su altri giornali

Oggetto della richiesta referendaria erano, in primo luogo, le due leggi elettorali del Senato e della Camera con l’obiettivo di eliminare la quota proporzionale, trasformando così il sistema elettorale interamente in un maggioritario a collegi uninominali. (Giornale di Sicilia)

Come ha spiegato negli ultimi giorni Dario Franceschini, è un sistema che permette la corsa solitaria pur sapendo che dopo le elezioni si dovrà convergere. «Il castello di sabbia costruito dalla Lega di Matteo Salvini sulla legge elettorale è venuto giù. (Il Sole 24 ORE)

Non si terrà il referendum proposto da otto Regioni guidate dal centrodestra che avrebbe avuto l'effetto di annullare la parte proporzionale della legge elettorale vigente (il 'rosatellum', ndr) trasformandolo di fatto in un sistema maggioritario 'puro'. (Today)

Salvini: «Vergognoso». . Consulta, Zingaretti: il bluff di Salvini è caduto. «Un altro bluff di Salvini è caduto. LEGGI ANCHE --> Legge elettorale, Consulta boccia il referendum: quesito manipolativo. (Il Messaggero)

LEGGI ANCHE --> Referendum, partiti appesi al verdetto della Consulta: può decidere la legislatura. In più, ma su questo la Corte chiamata a decidere solo sull'ammissibilità non interverrà, «sarebbero forti i dubbi di incostituzionalità». (Il Messaggero)

La consulta boccia il referendum sulla legge elettorale proposto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Dopo otto ore di seduta la corte Costituzionale ha giudicato inammissibile il quesito referendario che voleva abrogare la parte proporzionale del Rosatellum: “eccessivamente manipolativo”. (il Dolomiti)